Investing.com - Il dollaro scende contro l’euro e lo yen questo lunedì, staccandosi dal massimo segnato venerdì dopo la pubblicazione dei dati positivi sull’occupazione statunitense, mentre i timori per le trattative sul debito greco continuano a dominare il sentimento dei mercati.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,19% a 1,1337, in salita dal minimo di 1,1294, mentre la coppia USD/JPY scende dello 0,12% a 118,97, staccandosi dal massimo di un mese di 119,21.
Il dollaro ha subito un’impennata dopo i dati di venerdì che hanno mostrato che l’economia ha aggiunto 257.000 nuovi posti di lavoro a gennaio, ben al di sopra dei 234.000 previsti dagli economisti. Il dato di dicembre è stato rivisto a 329.000 unità dalla stima precedente di 252.000 unità.
Sebbene il tasso di disoccupazione sia salito al 5,7% il mese scorso dal 5,6% di dicembre, i compensi orari ed il tasso di partecipazione sono entrambi saliti a gennaio.
Il report positivo ha alimentato le aspettative che la Federal Reserve possa alzare i tassi di interesse a metà anno.
Il sentimento dei mercati è stato colpito dai rinnovati timori per la Grecia, dopo le parole di ieri del Primo Ministro Alexis Tsipras che ha ribadito l’intenzione di diminuire le misure di austerity e di rifiutare il prolungamento del piano di salvataggio internazionale.
L’agenzia di rating Standard and Poor’s ha declassato la Grecia venerdì ed ha dichiarato che ad Atene resta poco tempo per raggiungere un accordo su un nuovo programma finanziario con i creditori.
Pesano inoltre i timori per l’economia cinese dopo i dati ufficiali di ieri che hanno mostrato un calo del 3,3% delle esportazioni a gennaio su base annua, mentre le importazioni sono scese del 19,9%, segnale di una riduzione della richiesta interna.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,18% a 94,69, staccandosi dal massimo di venerdì di 94,87.