ROMA (Reuters) - La minoranza del Pd, unendo i suoi voti all'opposizione per bocciare ieri in Senato un articolo del ddl Rai, ha voluto dare un segnale politico al governo, che tuttavia non è preoccupato perché a Palazzo Madama ha i numeri per far approvare tutte le riforme in programma per la legislatura.
Lo ha detto oggi il premier Matteo Renzi in una conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri.
"Una parte del Pd ha voluto dare un messaggio politico approfittando delle assenze" sulla riforma della Rai, che oggi ha ricevuto il via libera del Senato ed è attesa alla Camera alla ripresa dei lavori dopo l'estate. "Il nostro obiettivo non è però quello di dare messaggi, ma di cambiare il Paese. Quel messaggio non ci fa paura".
"Il Senato ha i numeri per andare avanti", ha concluso il premier, che sulla specifica norma bocciata ha detto che potrebbe essere riproposta alla Camera.
Il governo conta al Senato su una maggioranza di almeno 9 voti, che tuttavia è a rischio se i circa 20 senatori della minoranza interna, sempre più critica verso il programma di riforme, votassero in futuro contro i provvedimenti del governo.
A compensare le defezioni interne al Pd potrebbero arrivare i voti del nuovo gruppo parlamentare di Denis Verdini, ex braccio destro di Silvio Berlusconi che ha lasciato polemicamente Forza Italia. Con i suoi 10 senatori, tutti ex centrodestra, il nuovo gruppo dovrebbe sostenere Renzi sulle riforme istituzionali, ma ieri il suo apporto non è stato decisivo per impedire al governo di essere battuto.
(Roberto Landucci)