3 novembre (Reuters) - I mercati azionari asiatici sono in rialzo oggi grazie a Wall Street e anche agli ultimi dati macro che indicano un possibile miglioramento dell'economia globale, anche se alcune banche centrali hanno segnalato che la ripresa potrebbe essere solo temporanea.
L'indice MSCI, che non comprende Tokyo (oggi chiusa), alle 8,26 era in rialzo dell'1,3%.
I rialzi in Asia si basano sulle speranze crescenti che i tassi d'interesse Usa non aumenteranno così rapidamente come si riteneva in precedenza e anche sul sollievo dovuto agli ultimi dati sulla crescita della Cina.
Ma al tempo stesso ci sono segnali di un possibile peggioramento nella regione nei prossimi mesi, dovuto proprio alle incertezze dei due grandi motori della crescita, appunto Usa e Cina, che rischiano di danneggiare le economie più legate all'export.
A ottobre la crescita globale dell'attività manifatturiera, secondo l'indice Pmi a cura di JPMorgan che combina i Pmi di Usa, Giappone, Germania, Francia, Gran Bretagna, Cina e Russia, ha accelerato toccando i massimi da sette mesi; la crescita resta comunque sotto tono nonostante le imprese abbiano ridotto i prezzi al tasso più forte dal maggio 2013.
Frederic Neumann, co-responsabile per l'economia asiatica di HSBC, sospetta che il miglioramento potrebbe essere in gran parte temporaneo e dovuto al lancio di nuovi prodotti elettronici, mentre le fabbriche continuano a ridurre il personale e a rallentare le assunzioni, soprattutto in Cina, India e Corea del Sud.
E va in questo senso anche la decisione odierna della Reserve Bank of Australia, che ha mantenuto invariati i tassi ma lasciando aperta l'opzione a nuove misure espansive.
Anche le attese per la crescita dei profitti aziendali, vicini ai minimi degli ultimi cinque anni, contribuiscono a un quadro cauto per i prossimi 12 mesi per le borse dagli Usa all'Asia passando per l'Europa.
In netto rialzo oggi HONG KONG (Prada in controtendenza perde l'1,27%), che segue la tendenza globale e risente positivamente della chiusura di Wall Street.
SHANGHAI invece perde lo 0,2% al termine di una seduta in cui ha prevalso la cautela, dopo il massiccio sell-off di ieri provocato dal giro di vite del governo sulle irregolarità nel mercato dei futures. Per Zhang Gang, analista di Central China Securities a Shanghai, è improbabile che l'azione repressiva abbia un rapido effetto ribassista sul mercato, ma sono invece destinatewì a pesare in negativo le decisioni della Federal Reserve statunitense sul rialzo dei tassi.
TAIWAN guadagna ampiamente grazie ai risultati positivi del comparto tech negli Usa. Da segnalare il rialzo del produttore di chip TSMC, considerato il riferimento del settore sull'Isola. Molto positiva anche SYDNEY grazie alla ripresa dei titoli bancari, che ieri avevano contribuito ad affondare la borsa australiana.
Guadagna più dell'1% SINGAPORE, che nelle ultime cinque sedute aveva perso il 3,5%.
SEUL chiude positiva grazie al settore automobilistico, mentre si spera in un'altra ondata di misure di stimolo economico dopo i deboli dati sulla manifattura globale. Sale anche la moneta locale, il won, sul dollaro.