ROMA (Reuters) - Alla vigilia della Direzione nazionale di domani pomeriggio, gli esponenti del Pd ragionano sulla possibilità di un governo di responsabilità nazionale, più ampio della maggioranza uscente, dopo le dimissioni del premier Matteo Renzi e l'apertura formale della crisi, riferiscono due fonti del partito.
Il partito, che sarebbe pronto pure all'ipotesi delle elezioni anticipate, deve fare i conti con la posizione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, secondo una fonte a lui vicina, vuole prima del voto una nuova legge elettorale omogenea per Camera e Senato.
"Al momento la posizione è quella di chiedere un governo di responsabilità nazionale che coinvolga anche altre forze politiche, che hanno sostenuto il No, per dare subito risposte al Paese tutti insieme", ha detto una delle fonti. "Altrimenti il Pd è pronto alle elezioni".
Il Senato vota domani alle 14,30 la fiducia definitiva alla legge di Bilancio. Dopo il voto, ogni momento è buono perchè Renzi salga al Quirinale per formalizzare le dimissioni. La riunione della direzione Pd è convocata ufficialmente alle 15,00, ma potrebbe slittare anche di un'ora.
Altre due fonti Pd dicono intanto che i renziani stanno frenando sull'ipotesi di andare in ogni caso a elezioni in tempi brevissimi, come invece sembrava fino a oggi. In particolare dopo che la Corte Costituzionale ha annunciato che il 24 gennaio 2017 discuterà in udienza le eccezioni di costituzionalità presentate contro l'Italicum, che potrebbero cambiare significativamente il funzionamento del sistema elettorale di Montecitorio.
(Massimiliano Di Giorgio)