NEW YORK (Reuters) - L'indice del dollaro rimane vicino alla parità dopo che i dati economici statunitensi hanno mostrato un aumento dell'inflazione di agosto, pur senza influenzare le aspettative di rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve.
I dati del Dipartimento del Lavoro hanno mostrato che l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,6% il mese scorso, il più grande rialzo da giugno 2022, sul balzo dei prezzi della benzina. Escludendo le componenti volatili di cibo ed energia, i prezzi sono aumentati dello 0,3%, moderato da un calo dei prezzi di auto e camion usati.
L'indice del dollaro, che tiene traccia della valuta rispetto a un paniere di valute rivali, è poco mosso a 104,70.
I dati non hanno modificato le aspettative che la Fed mantenga i tassi invariati al termine della riunione del 19-20 settembre. Secondo lo strumento FedWatch del CME, il mercato prevede una probabilità del 97% che la Fed mantenga i tassi al livello attuale, rispetto al 92% di ieri.
L'euro perde lo 0,11% a 1,0740 dollari contro il biglietto verde in vista della decisione di politica monetaria della Banca centrale europea di domani.
Una fonte a conoscenza diretta delle discussioni in seno alla Bce ha detto a Reuters che Francoforte prevede che l'inflazione della zona euro rimarrà al di sopra del 3% l'anno prossimo, corroborando l'ipotesi di un decimo aumento dei tassi di interesse questa settimana.
La sterlina è rimasta pressoché invariata a 1,25 dollari, dopo che i dati hanno mostrato che l'economia britannica si è contratta a luglio a un ritmo inaspettatamente elevato, con una riduzione del prodotto interno lordo dello 0,5% rispetto a giugno, al di sotto delle aspettative di una contrazione dello 0,2%.
Il dollaro guadagna lo 0,24% rispetto allo yen, attestandosi a 147,43 yen, mentre la valuta giapponese ha continuato a cedere il forte guadagno di lunedì.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Francesca)