Di Ambar Warrick
Investing.com-- Le famiglie giapponesi hanno ridotto le loro spese nel mese di ottobre, come hanno mostrato i dati rilasciati questo martedì, in quanto la pressione dell’aumento dell’inflazione e il calo del reddito salariale medio hanno pesato sulla capacità di spesa dei consumatori.
La spesa delle famiglie giapponesi è aumentata dell’1,2% a ottobre rispetto all’anno scorso, battendo le aspettative di una crescita dell’1%, ma scendendo bruscamente rispetto alla lettura del 2,3% del mese scorso, secondo i dati dell’Ufficio di Statistica.
Inoltre, la spesa è rallentata rispetto al mese scorso, con una crescita pari all’1,1% in ottobre, rispetto all’1,8% del mese scorso. Gli analisti si aspettavano una crescita mensile dell’1,5%.
Sebbene i consumi privati siano stati inizialmente stimolati dall’allentamento della maggior parte delle misure anti-COVID in Giappone quest’anno, la loro tendenza è costantemente diminuita a causa della pressione esercitata dall’alta inflazione e dall’indebolimento dello yen.
Le vendite al dettaglio sono cresciute ben al di sotto delle aspettative a ottobre, mentre l’inflazione al consumo è salita ai massimi degli ultimi 40 anni. Si prevede che le pressioni sui prezzi si siano mantenute a livelli simili anche a novembre, come preannunciato dai recenti dati sull’inflazione a Tokyo.
Anche altre letture di martedì hanno indicato una continua pressione sulla spesa delle famiglie. eIl eddito salariale complessivo dei dipendenti è cresciuto a ottobre a un ritmo rallentato dell’1,8%, rispetto al 2,2% di settembre, mentre il guadagno medio in contanti è cresciuto a un tasso annualizzato dell’1,8%, più lento rispetto alle aspettative di una crescita del 2%.
L’economia giapponese sta affrontando le difficoltà dei livelli elevati di inflazione e dall’indebolimento dello yen, e si è contratta inaspettatamente nel terzo trimestre, come hanno recentemente mostrato i dati preliminari.
Sebbene fattori quali spese capitali e attività industriale siano rimasti stabili, si prevede che il calo della spesa per i consumi, un fattore chiave della crescita, manterrà bassa la crescita economica nei prossimi mesi.
Anche la debolezza dello yen, favorita dalla crescente spaccatura tra i tassi d’interesse locali e quelli statunitensi, ha contribuito notevolmente al rallentamento dell’economia, alimentando l’inflazione e rendendo più costose le importazioni di carburante.
Questo martedì lo yen è rimasto fermo intorno a 136,68 contro il dollaro.