Di Ambar Warrick
Investing.com - La produzione industriale giapponese è stata rivista al ribasso nel mese di ottobre, come dimostrano i dati di questo mercoledì, in quanto l’aumento dei costi dei fattori produttivi dovuto all’inflazione elevata e l’indebolimento della domanda estera hanno pesato pesantemente sulla produzione locale.
I dati del Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria hanno mostrato che la produzione industriale giapponese è scesa del 3,2% ad ottobre rispetto al mese precedente, superando la stima precedente del 2,6%. La lettura è stata anche quasi doppia rispetto al calo dell’1,7% di settembre.
I dati hanno anche mostrato che le spedizioni si sono ulteriormente ridotte nel corso del mese, così come le scorte delle imprese. Tuttavia, i dati pubblicati con le stime precedenti mostrano che il sentiment sul settore manifatturiero sta migliorando.
Le imprese giapponesi devono far fronte all’aumento dei costi dei fattori produttivi a causa della crescente inflazione, che quest’anno ha nuovamente intaccato l’attività manifatturiera.
L’indebolimento dello yen ha pesato molto sui produttori giapponesi quest’anno, facendo lievitare i costi di importazione delle materie prime. Anche i servizi di pubblica utilità, come il gas e l’elettricità, sono diventati più costosi a causa della volatilità dei prezzi globali delle materie prime.
Lo yen è stato spinto al ribasso soprattutto dal crescente divario tra i tassi d’interesse locali e quelli statunitensi, dato che Banca del Giappone ha mantenuto una politica monetaria ultra-allentata per quasi otto anni.
Ma questa tendenza potrebbe cambiare nei prossimi mesi, soprattutto con l’ulteriore calo dell’inflazione negli Stati Uniti dal picco di 40 anni raggiunto all’inizio del 2022. L’allentamento delle pressioni sui prezzi potrebbe rendere necessari minori aumenti dei tassi da parte della Federal Reserve, riducendo la pressione di un dollaro più forte sullo yen.
Anche i mercati delle materie prime sembrano stabilizzarsi, il che potrebbe favorire ulteriormente la bilancia commerciale del Giappone.