LONDRA (Reuters) - Mattinata di rialzi per i prezzi del greggio, in corsa per il secondo guadagno settimanale consecutivo, spinti soprattutto dal miglioramento del prospettive economiche della Cina e dalle conseguenti aspettative di una ripresa della domanda di carburante nella seconda economia del mondo.
La fine delle restrizioni contro il coronavirus in Cina è destinata ad aumentare la domanda globale fino a raggiungere un livello record quest'anno, secondo quanto affermato oggi dall'Agenzia Internazionale per l'Energia (Aie), dopo che nella giornata di ieri anche l'Opec aveva previsto un rimbalzo della domanda cinese nel 2023.
Alle 10,35 il Brent guadagna lo 0,86%, a 86,90 dollari al barile. Il greggio statunitense guadagna lo 0,78%, a 81,04 dollari.
Entrambi i benchmark si stavano dirigendo verso un guadagno settimanale di circa l'1,5%.
Il petrolio è stato sostenuto anche dalle speranze che la Federal Reserve si orienti presto ad aumenti più contenuti dei tassi di interesse e dalle speranze per le prospettive economiche degli Stati Uniti.
Un sondaggio Reuters ha previsto che la Federal Reserve statunitense terminerà il suo ciclo di inasprimento dopo un aumento di 25 punti base in ciascuna delle prossime due riunioni politiche ed è probabile che mantenga i tassi fermi almeno per il resto dell'anno.
Le possibilità di un "atterraggio morbido" per l'economia statunitense sembrano aumentare, ha detto ieri il vicepresidente della Federal Reserve Lael Brainard. La prossima riunione della Fed per la decidere sui movimenti dei tassi di interesse si terrà dal 31 gennaio al 1° febbraio.
Il petrolio è salito malgrado i dati sulle scorte statunitensi abbiano mostrato che le scorte di greggio sono aumentate di 8,4 milioni di barili la scorsa settimana, raggiungendo circa 448 milioni di barili, ai massimi da giugno 2021.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Stefano Bernabei)