Di Ambar Warrick
Investing.com - L’attività manifatturiera cinese si è contratta per il quinto mese consecutivo a dicembre, secondo i dati di questo martedì, mentre il Paese è alle prese con un’impennata senza precedenti di casi di COVID-19 dopo aver allentato alcune restrizioni volte a prevenire la diffusione del virus.
L’Indice Caixin dei responsabili degli acquisti nel settore manifatturiero (PMI) ha registrato un valore di 49,0 a dicembre, superiore alle previsioni di 48,8 ma più debole rispetto al valore di 49,4 del mese scorso. Una lettura inferiore a 50 indica una contrazione, e dicembre segna il quinto mese consecutivo in cui il PMI manifatturiero è passato in territorio di contrazione.
I dati sono stati in linea con i dati governativi pubblicato la scorsa settimana, che hanno mostrato una contrazione del settore manifatturiero del Paese a dicembre.
Il settore manifatturiero cinese è un indicatore delle condizioni economiche del Paese, in quanto strettamente legato alle esportazioni del gigante asiatico.
Sebbene il Paese abbia iniziato ad allentare le severe misure anti-COVID, si trova ora ad affrontare un’impennata di contagi. Gli analisti si aspettano che questa tendenza ritardi una più ampia riapertura del Paese, che si trova ad affrontare un aumento dei casi e dei decessi causati dal virus.
Tuttavia, i mercati si aspettano una riapertura del paese entro quest’anno. Verso la fine del 2022, i trader si sono buttati sulle azioni e sul debito cinese, considerandoli acquisti convenienti dopo un pesante selldown all’inizio dell’anno.
Infine, il presidente Xi Jinping ha recentemente dichiarato che l’economia cinese crescerà del 4,4% nel 2022, una cifra molto più alta di quanto previsto dai mercati. Ma ha anche sottolineato che nei prossimi mesi il Paese dovrà far fronte a un aumento delle difficoltà causate dalla pandemia di COVID-19.