ROMA, 31 maggio (Reuters) - Secondo i dati provvisori di Istat, a maggio l'indice Nic dei prezzi al consumo è salito dello 0,3% su base congiunturale (l'aumento maggiore dal febbraio 2015) ed è sceso dello 0,3% (quarto calo consecutivo) sullo stesso periodo dell'anno precedente.
Le attese, elaborate in un sondaggio Reuters, indicavano un aumento dello 0,2% su mese e un calo dello 0,3% tendenziale.
L'indice armonizzato Ipca a maggio è salito dello 0,3% su mese ed è sceso dello 0,3% tendenziale, in linea con le attese.
L'inflazione acquisita per il 2016 è pari a -0,3% (da -0,4% di aprile).
"Il ridimensionamento della flessione su base annua dell’indice generale è principalmente da attribuire all’inversione di tendenza dei prezzi dei Tabacchi (+2,0%, da -0,3% del mese precedente) e degli Alimentari non lavorati (+0,3%, da -0,5% del mese precedente)", spiega l'Istat.
L'inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, accelera allo 0,6%. Al netto dei soli beni energetici l'inflazione è pari a +0,5%.
I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza aumentano dello 0,5% su base mensile mentre registrano una flessione dello 0,6% su base annua.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,3% su mese e registrano una variazione nulla su base annua.