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Inflazione: da Italia e Germania dati incerti, analisti alzano stime su tassi Bce

Pubblicato 22.02.2023, 11:07
Aggiornato 22.02.2023, 11:41
© Reuters.

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Di Alessandro Albano

Investing.com - Rallenta oltre le previsioni il tasso d'inflazione annuo in Italia: +10,0% su base annua a gennaio da +11,6% nel mese precedente (la stima preliminare era +10,1%), mentre il tasso mensile è aumentato dello 0,1% dal +0,3% di dicembre.

L’inflazione di fondo - cioè al netto di energetici e alimentari - accelera da +5,8% a +6,0%, mentre quella al netto dei soli beni energetici resta stabile a +6,2%.

"A gennaio, l’inflazione evidenzia un netto rallentamento, scendendo a +10,0%", spiega l'Istat in nota, precisando che la discesa risente "dell’andamento delle componenti più volati dell’indice dei prezzi al consumo, fortemente condizionato dall’inversione di tendenza dei Beni energetici regolamentati (-12,0% su base annua)".

Restano diffuse, tuttavia, le tensioni sui prezzi al consumo di diverse categorie di prodotti, quali "gli alimentari lavorati, gli altri beni (durevoli e non durevoli) e i servizi dell’abitazione, che contribuiscono alla lieve accelerazione della componente di fondo".

Germania

Dinamica diversa in Germania, dove il tasso d'inflazione annuale è stato confermato all'8,7% a gennaio rispetto all'8,1% rivisto al ribasso di dicembre, spinto da un aumento dei prezzi dell'energia a causa della scadenza dei sussidi governativi sulle bollette energetiche.

Il costo dell'energia, secondo i dati dell'Ufficio Federale di Statistica, è aumentato del 23,1% con prezzi dell'energia domestica in aumento del +36,5%, in particolare quelli del gas naturale (+51,7%).

Rispetto al mese precedente, l'IPC è aumentato dell'1%, invertendo il calo dello 0,8% registrato a dicembre.

Tassi Bce al 3,75%

I dati contrastanti arrivati dalle principali economie daranno da pensare al Consiglio direttivo della Bce, in riunione nella seconda settimana di marzo per decidere sui tassi d'interesse. Se è sicuro un aumento di 50 punti base tra pochi giorni, restano incerte le dinamiche per i successivi incontri.

"Sebbene un quarto rialzo di 50 pb a maggio rimanga una possibilità concreta, riteniamo più probabile che il Consiglio direttivo rallenti a 25 pb", scrivono gli analisti di GS in un nota, che ora stimano "un altro 0,25% a giugno con tasso di deposito finale al 3,5%" dopo i commenti dei diversi policymaker europei nei giorni scorsi.

Deutsche Bank (ETR:DBKGn) (ETR:DBKGn), invece, ha alzato la stima sul tasso terminale portandolo al 3,75% dal 3,25%, spiegando di aspettarsi "50 punti base nelle riunioni di marzo e maggio, per poi seguire con un ultimo rialzo di 25 punti base a giugno".

In precedenza, le loro previsioni vedevano un aumento di 50 punti base a marzo e un ultimo aumento di 25 punti base a maggio.

Secondo gli analisti di IG, "i dati di oggi sono indice che la lotta contro le pressioni inflazionistiche è tutt’altro che vinta e questo potrebbe portare ad ulteriori tensioni sui mercati finanziari".

"La Bce - aggiungono - proseguirà con un rialzo dei tassi di interesse almeno per le prossime due riunioni per poi valutare un eventuale stop in modo da osservare gli effetti sull’economia".

Ultimi commenti

Dipende tutto dagli interessi di pochi...
dicono cosi ma non alzeranno piu i tassi. ormai posso solo scendere a zero
lei sogna....
Ognuno fa il tifo per quello che e ha comprato ahah
Attenzione oerche aumentare sistematicamente i tassi nn vuole dire fermare inflazione … sarebbe troppo facile allora . L’inflazione rallentera e di molto con la risoluzione della Guerra in tempi brevi , nn vedo altre soluzioni , la guerra per molti è una catastrofe e per pochi è una fortuna economica e speculativa .
pensi che la guerra finisca ???
E guerra sia!
Investo tutto in armi nel caso … come quelli delle mascherine
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