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Borsa Milano in calo in attesa dati Usa, scivolano banche

Pubblicato 29.10.2010, 13:22

MILANO, 29 ottobre (Reuters) - Piazza Affari si presenta al giro di boa di metà seduta confermando la debolezza della mattinata in attesa di nuovi segnali direzionali dai numerosi dati Usa del pomeriggio.

Il listino è appesantito dalle forti vendite sui bancari sotto pressione in tutta Europa mentre si guarda con attenzione agli assicurativi e a eventuali movimenti nel comparto.

"C'è incertezza sui mercati e oggi si soffre di realizzi", dice un'operatrice.

Un tarder sottolinea l'importanza della tenuta dei 21.200 punti del futures sull Ftse Mib "altrimenti ci potrebbe essere una vera inversione di tendenza"

Attorno alle 13,15 l'indice FTSE Mib <.FTMIB> è in calo dello 0,73%, l'AllShare <.FTITLMS> dello 0,62%, mentre il Ftse Mid Cap <.FTITMC> cede lo 0,45%. Volumi scarsi pari a 850 milioni di euro circa.

L'indice europeo Stoxx 600 <.STOXX> perde lo 0,5%, mentre a Wall Street i futures sugli indici di borsa viaggiano in terreno negativo.

* Tra i bancari pesanti UBI e INTESA SANPAOLO con cali rispettivamente del 3,8% e del 2,6%.

Anche BANCO POPOLARE , UNICREDIT e MEDIOBANCA evidenziano perdite superiori all'indice di settore europeo <.SX7P> (-1%). Dalle sale operative non segnalano motivi specifici alla base delle performance e parlano di un sentiment debole sul settore in tutta Europa.

In vista dei risultati trimestrali delle banche italiane della seconda settimana di novembre, Credit Suisse ha ritoccato al ribasso i target price degli istituti coperti confermando i rating.

In particolare la banca d'affari sottolinea che Intesa Sanapaolo e Ubi potrebbe soffrire dalle trimestrali in arrivo.

"Nonostante la recente salita dell'Euribor a 3 mesi avrà un impatto positivo sul margine di interesse di molte banche italiane sulle stime del terzo e quarto trimestre 2010, a nostro avviso il beneficio non sarà abbastanza grande da giustificare le ultime forti outperformance di Intesa Sanpaolo e Ubi nell'ultimo mese (rispettivamente +10% e +14%)", dice l'istituto svizzero in un report.

* In calo CIR (-1,7%) dopo l'annuncio di ieri sulla rinuncia alla Ipo per la controllata Kos, nel cui capitale entra Axa private Equity.

* Tra gli altri ribassi STM è realizzata dopo i guadagni della vigilia.

* Sul fronte opposto UNIPOL è in evidenza con un +0,6% proseguendo il mini-rally della vigilia.

Il settore assicurativo è in fermento in attesa di possibili novità sulle società che fanno capo alla galassia Ligresti.

Sono sospese infatti temporaneamente dalle negoziazioni FONSAI e la controllante PREMAFIN , mentre stamattina il Sole 24 ore scrive che sarebbe vicino un accordo per l'ingresso di Groupama nella holding della famiglia Lingresti con una quota non di controllo.

Banca Akros vede l'eventuale ingresso di Groupama in Premafin come un primo passo per sostenere una futura ricapitalizzazione di Fonsai, mentre le ipotesi di M&A sembrano improbabili per questioni di Antitrust e perchè Groupama è un gruppo mutulalistico.

Gli acquisti si indirizzano a valle della catena di controllo, verso MILANO ASSICURAZIONI in rialzo del 2,5%.

"Consigliamo agli investitori di comprare Milano Assicurazioni per cavalcare la storia in quanto vediamo un elevato rischio di aumento di capitale per FondiariaSai in questa fase mentre aumentano le possibilità per l'acquisto delle minorities di Milano Assicurazione", scrive Banca Akros in una nota di questa mattina.

* Interesse sui titoli difensivi come gli energetici TERNA , SNAM e ENEL

* ENI ritraccia dopo i guadagni di ieri sulla scia della trimestrale sopra le attese. Evolution Securities sottolinea le persistenti difficoltà nel settore Gas&Power non solamente per il calo generale della domanda di gas in Europa ma anche per la pressione che Eni subisce nel mercato domestico e per la questione relativa alla rinegoziazione dei contratti di fornitura in Russia e Algeria.

"Non vediamo una soluzione rapida per i problemi di Eni e pertanto è difficile vedere un outperformance del titolo rispetto ai concorrenti", dice il broker che conferma il rating "neutral" ma taglia il target price a 17 da 19 euro.

Anche Natixis ha rivisto al ribasso il target di Eni a 17, mantenendo il giudizio "neutra".

* Fuori dal paniere principale balza di oltre il 7% STEFANEL dopo l'annuncio dell'accordo per la cessione della partecipazione in Nuance.

* Tra i più piccoli forte CRESPI , mentre è in altalena ARENA (+3,8%) dopo gli ultimi realizzi seguiti ai forti rialzi sulla scia del cambiamento dell'azionariato. In asta di volatilità LAZIO con un teorico calo di oltre il 4%.

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