ROMA (Reuters) - A marzo le retribuzioni contrattuali orarie sono risultate invariate su mese mentre hanno segnato un incremento su anno dello 0,8%. Lo rende noto Istat.
Nello stesso mese l'indice Nic dei prezzi al consumo è salito dello 0,2% su mese ed è sceso dello 0,2% su anno.
A febbraio le retribuzioni erano salite dello 0,1% in termini congiunturali e dello 0,8% sullo stesso periodo del 2015.
Con riferimento ai principali macrosettori, a marzo le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell'1% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.
I settori che a marzo presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: tessili, abbigliamento e lavorazione pelli (3,4%); energia elettrica e gas, commercio (entrambi 1,9%). Si registrano variazioni nulle nei settori della metalmeccanica, delle telecomunicazioni e in tutti i comparti della pubblica amministrazione.
Alla fine di marzo la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 59,2% nel totale dell’economia e del 47,3% nel settore privato. L’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 39,9 mesi per l’insieme dei settori e di 18,2 mesi per quelli del settore privato.