“Il deficit è ciò che si ha, quando si ha meno di quando non si ha nulla” (Curt Goetz)
La Bce non non ravviva la festa. Nella seduta di ieri, che ha visto al centro la riunione della Banca Centrale Europea, i mercati azionari europei hanno concluso in rialzo, ma lontani dai massimi. I settori risorse di base, tecnologia, banche e servizi finanziari hanno sovraperformato, mentre i titoli difensivi come alimentari/bevande, utilities e sanità sono restati indietro. Questo segue una giornata di scambi contrastanti mercoledì. Negli Stati Uniti, i mercati azionari sono stati invece per lo più in rialzo, vicino ai livelli massimi, dopo la chiusura positiva del giorno precedente. I Treasury si sono indeboliti con un leggero irripidimento della curva, mentre il Bund ha guadagnato 4 punti base, attestandosi al 2,14%. L’oro è salito dell’1,4%, raggiungendo un nuovo record, mentre il petrolio è salito del 3,0% dopo un rialzo del 2,5% mercoledì. Negli Stati Uniti, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono aumentate leggermente a 230K rispetto alle 228K della settimana precedente (riviste al rialzo), segnando un minimo di otto settimane. Le richieste continuative sono risultate leggermente superiori alle previsioni, con un’ulteriore revisione al rialzo della settimana precedente. Questo, insieme alle dinamiche geopolitiche in corso, influenza il sentiment di mercato. Il presidente russo Putin ha dichiarato che la Russia sta considerando limitazioni all’export di uranio, titanio e nichel in risposta alle sanzioni occidentali. Nel frattempo, il presidente ucraino Zelenskiy sta facendo pressioni su Stati Uniti e alleati affinché rimuovano le restrizioni sulle armi, consentendo attacchi più profondi nel territorio russo. Guardando avanti, il focus si sposta sui dati di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan, attesi per venerdì, mentre la prossima settimana vedrà l’uscita di importanti dati sulle vendite al dettaglio, il mercato immobiliare, i primi indici regionali della manifattura di settembre e il meeting del FOMC.
Focus sulla BCE: taglio dei tassi e prospettive future
La BCE ha deciso di tagliare i tre tassi di interesse di riferimento di 25 punti base, come ampiamente previsto, in un contesto di prospettive favorevoli per l’inflazione. Il Consiglio direttivo ha ribadito il suo approccio basato sui dati e la valutazione “riunione per riunione”, senza impegnarsi su un percorso futuro specifico. Tuttavia, il rallentamento della domanda privata e la minore crescita salariale hanno rassicurato i membri della BCE, rafforzando la convinzione che le pressioni inflazionistiche si attenueranno. Le previsioni per l’inflazione headline rimangono pressoché invariate, con un target del 2,5% per il 2024 e una discesa all’1,9% entro il 2026. La crescita del PIL, invece, è stata rivista al ribasso a causa di una domanda privata più debole del previsto nei prossimi trimestri. Nonostante ciò, la BCE prevede che l’inflazione raggiungerà il target del 2% in modo sostenibile entro il 2025. Il rallentamento della crescita salariale e la riduzione delle pressioni sui costi del lavoro offrono alla BCE ulteriore margine di manovra. Il rischio di ulteriori tagli ai tassi per il 2025 è in aumento, con le previsioni degli economisti restano più aggressive rispetto a quelle della BCE, prevedendo un’inflazione media del 2,3% per il 2024 e del 2% per il 2025. Si attende un ulteriore taglio di 25 punti base a dicembre, con un possibile intervento più aggressivo il prossimo anno.
Il tech torna a dominare la scena?
Negli ultimi giorni, il rimbalzo guidato dalla tecnologia è stato il tema principale. Condizioni di ipervenduto e posizionamenti meno sbilanciati, insieme a titoli positivi sull’AI e buoni risultati di bilancio del settore software (vedi Oracle (NYSE:ORCL)), sono stati gli argomenti principali. La sovraperformance dei titoli growth e momentum ha offerto una certa protezione contro i recenti timori di rallentamento della crescita, l’incertezza legata alle elezioni e le preoccupazioni per la stagionalità negativa. La prossima settimana, con l’inizio atteso del ciclo di allentamento della Fed, il mercato sembra già scontare un allentamento di oltre 100 punti base entro fine anno, nonostante la riduzione delle probabilità di un intervento più aggressivo da 50 pb. Attenzione infine all’inizio della stagione delle semestrali sul listino Euronext (EPA:ENX) Growth Milan. Ieri ha riportato ISCC Fintech, società attiva in Italia nel settore dell’acquisto di portafogli c.dd. granulari di crediti non performing loan, che ha registrato una forte crescita dei risultati di bilancio in particolare la redditività e chiudendo in nero rispetto alla perdita dell’anno precedente.
La Bce non non ravviva la festa. Nella seduta di ieri, che ha visto al centro la riunione della Banca Centrale Europea, i mercati azionari europei hanno concluso in rialzo, ma lontani dai massimi. I settori risorse di base, tecnologia, banche e servizi finanziari hanno sovraperformato, mentre i titoli difensivi come alimentari/bevande, utilities e sanità sono restati indietro. Questo segue una giornata di scambi contrastanti mercoledì. Negli Stati Uniti, i mercati azionari sono stati invece per lo più in rialzo, vicino ai livelli massimi, dopo la chiusura positiva del giorno precedente. I Treasury si sono indeboliti con un leggero irripidimento della curva, mentre il Bund ha guadagnato 4 punti base, attestandosi al 2,14%. L’oro è salito dell’1,4%, raggiungendo un nuovo record, mentre il petrolio è salito del 3,0% dopo un rialzo del 2,5% mercoledì. Negli Stati Uniti, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono aumentate leggermente a 230K rispetto alle 228K della settimana precedente (riviste al rialzo), segnando un minimo di otto settimane. Le richieste continuative sono risultate leggermente superiori alle previsioni, con un’ulteriore revisione al rialzo della settimana precedente. Questo, insieme alle dinamiche geopolitiche in corso, influenza il sentiment di mercato. Il presidente russo Putin ha dichiarato che la Russia sta considerando limitazioni all’export di uranio, titanio e nichel in risposta alle sanzioni occidentali. Nel frattempo, il presidente ucraino Zelenskiy sta facendo pressioni su Stati Uniti e alleati affinché rimuovano le restrizioni sulle armi, consentendo attacchi più profondi nel territorio russo. Guardando avanti, il focus si sposta sui dati di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan, attesi per venerdì, mentre la prossima settimana vedrà l’uscita di importanti dati sulle vendite al dettaglio, il mercato immobiliare, i primi indici regionali della manifattura di settembre e il meeting del FOMC.
Focus sulla BCE: taglio dei tassi e prospettive future
La BCE ha deciso di tagliare i tre tassi di interesse di riferimento di 25 punti base, come ampiamente previsto, in un contesto di prospettive favorevoli per l’inflazione. Il Consiglio direttivo ha ribadito il suo approccio basato sui dati e la valutazione “riunione per riunione”, senza impegnarsi su un percorso futuro specifico. Tuttavia, il rallentamento della domanda privata e la minore crescita salariale hanno rassicurato i membri della BCE, rafforzando la convinzione che le pressioni inflazionistiche si attenueranno. Le previsioni per l’inflazione headline rimangono pressoché invariate, con un target del 2,5% per il 2024 e una discesa all’1,9% entro il 2026. La crescita del PIL, invece, è stata rivista al ribasso a causa di una domanda privata più debole del previsto nei prossimi trimestri. Nonostante ciò, la BCE prevede che l’inflazione raggiungerà il target del 2% in modo sostenibile entro il 2025. Il rallentamento della crescita salariale e la riduzione delle pressioni sui costi del lavoro offrono alla BCE ulteriore margine di manovra. Il rischio di ulteriori tagli ai tassi per il 2025 è in aumento, con le previsioni degli economisti restano più aggressive rispetto a quelle della BCE, prevedendo un’inflazione media del 2,3% per il 2024 e del 2% per il 2025. Si attende un ulteriore taglio di 25 punti base a dicembre, con un possibile intervento più aggressivo il prossimo anno.
Il tech torna a dominare la scena?
Negli ultimi giorni, il rimbalzo guidato dalla tecnologia è stato il tema principale. Condizioni di ipervenduto e posizionamenti meno sbilanciati, insieme a titoli positivi sull’AI e buoni risultati di bilancio del settore software (vedi Oracle (NYSE:ORCL)), sono stati gli argomenti principali. La sovraperformance dei titoli growth e momentum ha offerto una certa protezione contro i recenti timori di rallentamento della crescita, l’incertezza legata alle elezioni e le preoccupazioni per la stagionalità negativa. La prossima settimana, con l’inizio atteso del ciclo di allentamento della Fed, il mercato sembra già scontare un allentamento di oltre 100 punti base entro fine anno, nonostante la riduzione delle probabilità di un intervento più aggressivo da 50 pb. Attenzione infine all’inizio della stagione delle semestrali sul listino Euronext (EPA:ENX) Growth Milan. Ieri ha riportato ISCC Fintech, società attiva in Italia nel settore dell’acquisto di portafogli c.dd. granulari di crediti non performing loan, che ha registrato una forte crescita dei risultati di bilancio in particolare la redditività e chiudendo in nero rispetto alla perdita dell’anno precedente.
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