ROMA (Reuters) - In Italia si è registrato nel quarto trimestre 2015 un calo record del costo del lavoro rispetto all'anno prima grazie agli sgravi contributivi, come emerge dai dati resi noti oggi da Eurostat.
Nel periodo ottobre-dicembre, l'Italia è assieme a Cipro il Paese in cui il costo del lavoro per ora lavorata è diminuito maggiormente: -0,8% tendenziale, a fronte di un aumento dell'1,3% nell'eurozona e dell'1,9% nell'Europa a 28.
La diminuzione è legata essenzialmente al calo del 2,1% registrato dalla componente non salariale (tasse e contributi a carico dell'azienda), mentre quella salariale è scesa solo dello 0,2%.
Nel dettaglio, il costo del lavoro italiano è diminuito del 4,9% nelle costruzioni e dell'1,3% nei servizi, mentre è aumentato dello 0,4% nell'industria. Nell'economia non d'impresa il calo è stato pari allo 0,7%.
Lo sgravio contributivo per i nuovi assunti in via stabile valeva 36 mesi nel 2015, 24 mesi nel 2016 e, se rifinanziato, durerà 12 mesi per gli assunti nel 2017. Anche l'importo è sceso da circa 8.000 euro per lavoratore il primo anno a poco più di 3.000 euro per quest'anno.
Il Paese in cui il costo del lavoro ha registrato l'aumento maggiore è la Romania (+11,4%).