MILANO (Reuters) - Nel 2018 il rapporto deficit/Pil per l'Italia sarà dell'1,7% per salire il prossimo anno al 2,0% mentre il debito pubblico scenderà al 130,2% del Pil quest'anno e al 129,1% nel 2019.
E' quanto prevede l'agenzia di rating Fitch nel report 'Western europe sovereign credit overview' su diversi paesi europei tra cui, appunto, l'Italia.
A inizio aprile, dopo il verdetto di Eurostat sul salvataggio di Veneto Banca, Popolare di Vicenza e banca Mps (MI:BMPS), Istat ha rivisto il deficit del 2017 al 2,3% del Pil dall'1,9% comunicato il primo marzo e il rapporto debito/Pil al 131,8% dal precedente 131,5%.
Per il deficit le poste sono da considerare una tantum, mentre lo stock di debito è ripartito nel 2018 da un livello più alto (131,8% il valore rivisto di fine 2017).
L'esecutivo uscente avrebbe dovuto presentare entro il 10 aprile le stime di crescita e fornire i nuovi livelli di deficit e debito tramite il Def. Tuttavia, alla luce dell'incertezza post-elettorale, il Documento di economia e finanza non è stato ancora presentato. La Commissione europea, da parte sua, è pronta a ricevere anche soltanto un aggiornamento tendenziale privo di obiettivi programmatici.
L'agenzia di rating ha sottolineato ancora una volta i rischi per il Paese derivanti dall'elevato livello di debito pubblico e dal trend di crescita lento.
Lo scorso 16 marzo Fitch han lasciato invariata la propria posizione sul rating italiano, a 'BBB' con outlook stabile.
Fitch si dovrà pronunciare nuovamente sull'Italia il prossimo 31 agosto.
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