ROMA/MILANO (Reuters) - Torna in espansione il settore servizi italiano in giugno dopo la marginale contrazione del mese precedente, confermando l'ipotesi di una prosecuzione anche nel secondo trimestre della debole crescita economica del paese.
L'indice Pmi servizi italiano, elaborato da Market/Adaci, è salito in giugno a 51,9 punti dai 49,8 di maggio, superando le attese e riportandosi sopra la soglia dei 50 punti che separa le rilevazioni di crescita da quelle di contrazione.
Le stime, elaborate in un sondaggio Reuters, erano per una risalita più modesta dell'indice, a 50,2.
Prima del recupero evidenziato dal dato odierno, il Pmi servizi italiano si era mosso in un trend discendente continuo dal recente massimo di 55,3 dello scorso dicembre, portandosi in maggio sotto la soglia dei 50 punti per la prima volta in 17 mesi.
Il sotto indice relativo ai nuovi contratti è salito a 52,1 in giugno da 51,0 del mese precedente. Segnali di ripresa sono arrivati anche dall'indicatore relativo all'occupazione nel settore, mentre le aspettative per l'andamento dell'attività nei prossimi 12 mesi si sono portate sui livelli più bassi da agosto 2015.
Pubblicato venerdì scorso, l'indice Pmi manifatturiero di giugno ha segnato un rafforzamento a 53,5 punti dopo il rallentamento a 52,4 del mese precedente.
L'indice Pmi composito, che combina le rilevazioni del settore servizi con quelle del manifatturiero, è risalito a 52,6 punti in giugno dai 50,8 di maggio, che era stato il livello più basso dal dicembre del 2014.
Il governo italiano prevede per quest'anno una crescita del Pil nazionale dell'1,2%, più ampia dello 0,8% realizzato nel 2015; tuttavia dall'esecutivo sono già arrivate indicazioni di una probabile revisione al ribasso della stima, a seguito del referendum del mese scorso che ha sancito la decisione della Gran Bretagna di uscire dall'Ue.
(Gavin Jones)