ROMA/MILANO (Reuters) - Si rafforza la crescita del settore servizi italiano in aprile, dopo aver registrano nel mese precedente l'andamento più debole da 13 mesi, fornendo un segnale incoraggiante su un'economia che stenta a rimettersi su un sentiero di espansione sostenuta.
È quanto emerge dall'indagine congiunturale sui direttori d'acquisto, il cui indice Pmi servizi, elaborato da Markit/Adaci è salito 52,1 punti dai 51,2 di marzo, distanziandosi ulteriormente dalla soglia dei 50 punti, che separa le rilevazioni di crescita da quelle di contrazione del settore.
Il dato è superiore alle attese previsioni degli economisti, elaborate in un sondaggio Reuters, che indicavano in media un indice a quota 51,7.
Il sottoindice relativo ai nuovi contratti è salito a 51,9 punti dai 50,9 di marzo, il dato più basso da oltre un anno.
Anche l'attività del comparto manifatturiero ha mostrato segnali d'accelerazione in aprile, con il relativo indice Pmi, uscito lunedì, salito a 53,9 da 53,5 di marzo [nL5N17W5IS].
L'economia italiana è uscita nel 2015 da un periodo di recessione triennale, pur tornando a stentare nella seconda parte dell'anno; la crescita nel 2015 è stata dello 0,8%, circa la metà della media della zona euro.
Il governo prevede attualmente per l'anno in corso un'espansione del Pil dell'1,2%; leggermente più bassa, +1,1%, la nuova stima diffusa proprio ieri dalla Commissione Ue.
L'indice Pmi composito italiano, che combina le rilevazioni provenienti dal settore servizi e dal settore manifatturiero, si attesta a 53,1 in aprile, in salita da 54,2 del mese precedente, il dato più basso in un anno.
(Isla Binnie)