MILANO (Reuters) - L'Italia crescerà a un ritmo leggermente inferiore rispetto a quanto inizialmente previsto quest'anno e il prossimo, quando l'espansione del Pil sarà rispettivamente di 1% e di 1,1%.
E' quanto prevede il centro studi Prometeia, secondo cui il rapporto debito Pil quest'anno inizierà lentamente a scendere, cumulando da qui al 2018 una variazione percentuale di 2 punti per arrivare al 130,8% in rapporto al Pil.
Secondo Prometeia, il calo del prezzo del greggio a 39 dollari al barile da 53 dollari segnati nel 2015 si tradurrà in un aumento del reddito delle famiglie italiane pari a 7,5 miliardi di euro e in minori costi delle imprese per 4,5 miliardi nel 2016.
Inoltre, l'intensificazione del piano di acquisto titoli decisa dalla Banca centrale europea porterà lo spread tra Btp e Bund 10 anni sotto i 100 punti base nel quarto trimestre di quest'anno.