MILANO (Reuters) - Il settore servizi italiano è cresciuto in febbraio per il dodicesimo mese consecutivo, a un passo leggermente più sostenuto rispetto a gennaio. Una lettura che contraddice le attese di rallentamento accreditate dai deboli dati economici recenti.
L'indice Pmi servizi elaborato da Markit/Adaci è salito a 53,8 punti in febbraio dai 53,6 del mese precedente, confermandosi saldamente sopra la soglia discriminante dei 50, che separa le rilevazioni di crescita da quelle di contrazione del settore.
Le previsioni degli economisti, raccolte in un sondaggio Reuters, indicavano invece una discesa dell'indice a quota 53,1.
Il sottoindice relativo alle nuove attività è salito a 53,5 da 52,3 di gennaio favorito, secondo Markit, dagli sconti praticati.
L'indagine congiunturale sul settore manifatturiero, pubblicata martedì, ha mostrato una frenata più ampia delle attese in febbraio: il relativo indice Pmi è sceso a 52,2 punti, minimo da un anno, a causa delle incertezze di mercato che hanno pesato sul giro d'affari.
L'economia italiana è riemersa da una recessione triennale ad inizio 2015 salvo poi rallentare fino quasi ad uno stallo nel quarto trimestre; l'anno si è chiuso con una crescita complessiva del Pil (dato grezzo) dello 0,8%.
Attualmente il governo prevede un'accelerazione nel 2016, attorno a +1,6%, sebbene gran parte degli analisti ipotizzi un andamento considerevolmente meno brillante. Circa venti giorni fa l'Ocse ha tagliato la stima di crescita di quest'anno all'1%.
L'indicatore Pmi composito, che combina le indicazioni del settore manifatturiero e del settore servizi, si è attestato in febbraio a 53,7 punti, appena sotto i 53,8 di gennaio.