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Italia, tasso disoccupazione gennaio all'11,5%, salgono occupati, meno inattivi

Pubblicato 01.03.2016, 11:06
© Reuters.  Italia, tasso disoccupazione gennaio all'11,5%, salgono occupati, meno inattivi

ROMA, 1 marzo (Reuters) - Nel mese di gennaio il tasso di disoccupazione è pressoché stabile, mentre cresce l'occupazione grazie soprattutto all'aumento dei dipendenti permanenti, e diminuiscono gli inattivi.

A gennaio il tasso di disoccupazione è all'11,5% (dicembre all'11,6% rivisto da 11,4%), rende noto Istat.

Il tasso di disoccupazione nella fascia di età 15-24 anni, ovvero l'incidenza dei giovani disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca di lavoro, si attesta al 39,3% dal 38,7% (rivisto da 37,9%) di dicembre.

Le attese, elaborate in un sondaggio Reuters, indicavano il tasso di disoccupazione all'11,4%, con una forchetta tra l'11,5% e l'11,3%.

A gennaio il tasso di occupazione risulta al 56,8%, la percentuale più alta dal maggio 2012. Gli occupati - 22,632 milioni - sono in aumento dello 0,3% rispetto a dicembre (+70.000), e salgono dell'1,3% su base annua (+299.000).

Secondo Istat la crescita congiunturale dell'occupazione "è determinata dai dipendenti permanenti (+99mila) mentre calano i dipendenti a termine (-28mila) e gli indipendenti restano sostanzialmente stabili. L’aumento di occupati riguarda sia gli uomini sia le donne".

Nel mese di gennaio il numero di inattivi diminuisce ancora nel confronto con dicembre dello 0,4% (-63.000), e cala dell'1,7% (-242.000) anche rispetto a dodici mesi prima. Il tasso di inattività scende rispetto al mese prima al 35,7% (il valore più basso dal novembre 2014), in calo di 0,1 punti percentuali.

Guardando al periodo novembre-gennaio, secondo i dati Istat, "si registra il calo delle persone inattive (-0,3%, pari a -43mila) a fronte di un lieve incremento dei disoccupati (+0,3%, pari a +9mila) e una sostanziale stabilità del numero delle persone occupate".

Il 7 marzo scorso è entrato in vigore il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti previsto dal Jobs Act, che non prevede la reintegra in caso di licenziamento economico.

Lo scorso anno, inoltre, le imprese che hanno assunto in maniera stabile hanno potuto contare su sgravi contributivi fino a 8.000 euro annui per tre anni, mentre nel 2016 potranno beneficiare di una riduzione dei contributi al 40% per 24 mesi.

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