Di Geoffrey Smith
Investing.com - La fiducia delle imprese nella principale economia europea è migliorata sorprendentemente ad aprile, in ripresa dallo shock iniziale dell’invasione russa dell’Ucraina che sta pesando sulla zona euro e sulle economie mondiali.
Il seguitissimo indice Ifo sulla fiducia delle imprese è salito a 91,8 da 90,8 di marzo. Entrambi i sotto-indici hanno superato le attese: l’indice sulle condizioni attuali è salito da 97,1 a 97,2, contro 95,8 previsto, mentre l’indice sulle aspettative delle imprese è salito a 86,7 da 84,9.
I dati suggeriscono che le aziende tedesche cominciano ad adattarsi alle nuove realtà sulla scia dell’invasione, che ha spinto alle stelle i prezzi dell’energia ed ha sconvolto le filiere. Volkswagen (ETR:VOWG_p) ed altre case automobilistiche, ad esempio, sono state costrette a tagliare la produzione a causa dei problemi di approvvigionamento dall’Ucraina.
Tuttavia, i dati potrebbero inoltre rispecchiare il fatto che il governo tedesco sta cercando di evitare le sanzioni sulle esportazioni energetiche russe. Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz sta infatti resistendo alle richieste di alcuni membri (in particolare il Presidente francese Emmanuel Macron), perché l’UE si unisca al boicottaggio del petrolio russo già adottato da USA e Regno Unito.
L’istituto di Monaco avverte, tuttavia, che i problemi di approvvigionamento metteranno ulteriori pressioni sull’industria tedesca nei prossimi mesi, a causa dei lockdown per il COVID-19 in Cina. Le misure hanno infatti colpito anche la capitale Pechino nel weekend, mentre proseguono ancora gli screening di massa dei 25 milioni di abitanti di Shanghai, malgrado i segnali della scorsa settimana di una riduzione dell’ondata di Omicron.
La notizia non è bastata a far invertire la rotta all’indice tedesco DAX, sceso dell’1,4% al minimo di sette settimane sulle notizie dalla Cina.