Investing.com - L’indice dei prezzi al consumo USA è salito meno del previsto a marzo ed anche l’inflazione core ha visto un aumento ad un tasso più lento del previsto, secondo i dati ufficiali rilasciati questo giovedì.
L’indice dei prezzi al consumo è salito ad un tasso destagionalizzato dello 0,1% rispetto al mese precedente, secondo quanto dichiarato dal Dipartimento per il Commercio, rispetto allo 0,2% previsto dagli economisti.
I prezzi al consumo sono aumentati dello 0,9% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, meno dell’1,1% previsto.
L’inflazione core, che non tiene conto dei costi di alimenti ed energia, è salita ad un tasso destagionalizzato dello 0,1% a marzo, portando il tasso annuo al 2,2%.
Gli economisti avevano previsto un aumento mensile dello 0,2% ed un incremento annuo del 2,3%.
La Federal Reserve considera i prezzi core un indicatore migliore delle pressioni inflazionarie a lungo termine poiché escludono le categorie volatili di alimenti ed energia. La banca centrale mira ad un’inflazione core di poco meno del 2%.
I dati deludenti indicano che la banca centrale USA potrebbe mantenere il suo approccio cauto sull’aumento dei tassi di interesse statunitensi.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 94,92 da circa 95,00 segnato prima del report.