MILANO (Reuters) - L'industria italiana della moda vedrà con ogni probabilità un rallentamento della crescita nel primo semestre a causa di fattori esterni come la Brexit e le tensioni internazionali sul commercio, ma il settore non è in nessun modo in crisi.
Lo ha detto il presidente della Camera della moda (CNMI) Carlo Capasa in occasione della presentazione della settimana milanese della moda Donna che si svolgerà dal 20 al 25 febbraio.
Dal +2,8% stimato per il 2018, i primi sei mesi dell'anno "presentano una crescita modesta, con un tasso intorno all'1%, condizionata da fattori congiunturali come Brexit e dazi".
Il settore della moda, ovviamente esposto a fattori esterni per la sua propensione all'export, resta però un'industria "sempre molto vitale", che "negli ultimi anni è cresciuta in media del 3%: certo "non c'è crisi", ha chiarito Capasa.
La settimana della moda proporrà 173 collezioni tra grandi marchi e giovani talenti; una dozzina saranno co-head, cioè donna e uomo insieme: tra questi Gucci, che torna a sfilare a Milano, Moncler (MI:MONC), Ferragamo (MI:SFER), Cavalli, Missoni e Giorgio Armani.