Investing.com - Il dollaro neozelandese ha concluso la settimana scorsa in calo contro la controparte statunitense, coni mercati colpiti dalla crisi del debito nella zone euro, che ha spinto gli investitori verso il biglietto verde.
Il cambio NZD/USD ha toccato giovedì 0,8053, il massimo dal 5 luglio; la coppia successivamente si è attestata a 0,7993 alla chiusura dei mercati, in salita dello 0,21% rispetto alla settimana.
Supporto a 0,7923, minimo di mercoledì e resistenza a 0,8053, massimo di giovedì scorso e di 2 settimane.
Il dollaro neozelandese è sceso settimane contro il biglietto verde nei timori che la Spagna dovrà ricevere un salvataggio dopo che la regione di Valencia ha richiesto un aiuto finanziario allo stato centrale. Inoltre, il governo ha ridotto le sue previsioni di crescita per il 2013 ed ha dichiarato che l’economia resterà in recessione l’anno prossimo.
La notizia ha mandato alle stelle il rendimento dei titoli spagnoli, con il rendimento dei titoli a 10 anni al 7,26%, al di sopra della soglia critica del 7% considerata insostenibile nel lungo termine.
Il dollaro neozelandese è salito da un record storico contro l’euro venerdì, con EUR/NZD in calo dello 0,54% a 1,5190.
Il dollaro si è indebolito con gli operatori concentrati sulla testimonianza del presidente della Federal Reserve Ben Bernanke, nella speculazione che i dati economici deboli USA potessero spingere un terzo round di allentamento quantitativo.
Bernanke ha dichiarato che la crescita ha perso il suo slancio nella prima parte dell’anno ed ha aggiunto che i progressi sul taglio del tasso di disoccupazione sono di una lentezza “frustrante”.
Tuttavia non si è sbilanciato circa la pianificazione di nuove misure di allentamento da parte della Fed per stimolare l’economia, ma ha confermato che la banca centrale statunitense resta pronta ad intervenire per supportare la ripresa economica laddove ce ne fosse la necessità.
Il dollaro neozelandese così legato alle materia prime è stato spinto dai forti guadagni dei titoli e delle materie prime.
Nella prossima settimana, gli investitori saranno concentrati sulla Spagna. I partecipati ai mercati attenderanno i dati USA sulla crescita economica del secondo trimestre, per valutare la forza della ripresa economica del paese.
Intanto la banca centrale Neozelandese annuncerà il tasso di interesse di riferimento.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati. La guida salta lunedì poiché non sono previsti eventi rilevanti.
Martedì 24luglio
Il Presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke terrà un discorso; le sue dichiarazioni saranno seguite con attenzione, alla ricerca di indizi sul futuro della politica monetaria. Gli Stati Uniti rilasceranno inoltre dei dati sull’attività manifatturiera, un indicatore importate dell’attività economica, e della stato di salute dell’economia.
Mercoledì 25 luglio
La Nuova Zelanda produrrà i dati ufficiali sulla bilancia commerciale, la differenza in valore tra le importazioni e le esportazioni di beni e servizi.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sulle vendite di case nuove, un indicatore importante dell’andamento dell’economia. Saranno rilasciati di dati sulle scorte di petrolio greggio.
Giovedì 26 luglio
La Reserve Bank della Nuova Zelanda annuncierà il suo tasso di interesse di riferimento. L’annuncio sarà seguito dalla dichiarazione del tasso ufficiale, che espone le ragioni delle decisioni di politica monetaria, nonché le previsioni economiche.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sugli ordinativi di beni durevoli, un importante indicatore della produzione, nonché i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione.
Venerdì 27 luglio
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con un report preliminare sul PIL del secondo trimestre, la principale voce macroeconomica. Intnato l’Università del Michigan pubblicherà i dati sul sentimento dei consumatori e sulle aspettative di inflazione.
Il cambio NZD/USD ha toccato giovedì 0,8053, il massimo dal 5 luglio; la coppia successivamente si è attestata a 0,7993 alla chiusura dei mercati, in salita dello 0,21% rispetto alla settimana.
Supporto a 0,7923, minimo di mercoledì e resistenza a 0,8053, massimo di giovedì scorso e di 2 settimane.
Il dollaro neozelandese è sceso settimane contro il biglietto verde nei timori che la Spagna dovrà ricevere un salvataggio dopo che la regione di Valencia ha richiesto un aiuto finanziario allo stato centrale. Inoltre, il governo ha ridotto le sue previsioni di crescita per il 2013 ed ha dichiarato che l’economia resterà in recessione l’anno prossimo.
La notizia ha mandato alle stelle il rendimento dei titoli spagnoli, con il rendimento dei titoli a 10 anni al 7,26%, al di sopra della soglia critica del 7% considerata insostenibile nel lungo termine.
Il dollaro neozelandese è salito da un record storico contro l’euro venerdì, con EUR/NZD in calo dello 0,54% a 1,5190.
Il dollaro si è indebolito con gli operatori concentrati sulla testimonianza del presidente della Federal Reserve Ben Bernanke, nella speculazione che i dati economici deboli USA potessero spingere un terzo round di allentamento quantitativo.
Bernanke ha dichiarato che la crescita ha perso il suo slancio nella prima parte dell’anno ed ha aggiunto che i progressi sul taglio del tasso di disoccupazione sono di una lentezza “frustrante”.
Tuttavia non si è sbilanciato circa la pianificazione di nuove misure di allentamento da parte della Fed per stimolare l’economia, ma ha confermato che la banca centrale statunitense resta pronta ad intervenire per supportare la ripresa economica laddove ce ne fosse la necessità.
Il dollaro neozelandese così legato alle materia prime è stato spinto dai forti guadagni dei titoli e delle materie prime.
Nella prossima settimana, gli investitori saranno concentrati sulla Spagna. I partecipati ai mercati attenderanno i dati USA sulla crescita economica del secondo trimestre, per valutare la forza della ripresa economica del paese.
Intanto la banca centrale Neozelandese annuncerà il tasso di interesse di riferimento.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati. La guida salta lunedì poiché non sono previsti eventi rilevanti.
Martedì 24luglio
Il Presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke terrà un discorso; le sue dichiarazioni saranno seguite con attenzione, alla ricerca di indizi sul futuro della politica monetaria. Gli Stati Uniti rilasceranno inoltre dei dati sull’attività manifatturiera, un indicatore importate dell’attività economica, e della stato di salute dell’economia.
Mercoledì 25 luglio
La Nuova Zelanda produrrà i dati ufficiali sulla bilancia commerciale, la differenza in valore tra le importazioni e le esportazioni di beni e servizi.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sulle vendite di case nuove, un indicatore importante dell’andamento dell’economia. Saranno rilasciati di dati sulle scorte di petrolio greggio.
Giovedì 26 luglio
La Reserve Bank della Nuova Zelanda annuncierà il suo tasso di interesse di riferimento. L’annuncio sarà seguito dalla dichiarazione del tasso ufficiale, che espone le ragioni delle decisioni di politica monetaria, nonché le previsioni economiche.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sugli ordinativi di beni durevoli, un importante indicatore della produzione, nonché i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione.
Venerdì 27 luglio
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con un report preliminare sul PIL del secondo trimestre, la principale voce macroeconomica. Intnato l’Università del Michigan pubblicherà i dati sul sentimento dei consumatori e sulle aspettative di inflazione.