Investing.com – Inizia con un’impennata Intesa Sanpaolo (MI:ISP) arrivando a toccare un +3,49% a 2,076 per azione, dopo la diffusione dei dati trimestrali.
L’utile della banca è stato di 628 milioni, cifra positiva seppur in calo rispetto ai precedenti 722 dello stesso periodo, in quanto gli analisti si aspettavano una cifra che si aggirasse intorno ai 563. L’utile del 2016 ha raggiunto i 2,3 miliardi, segnando un calo del 14,3% ma che potranno diventare almeno 3,2 quando a fine anno verranno contabilizzate quasi 900 milioni di plusvalenze provenienti da cessioni già realizzate.
Ai limiti del trionfalismo le dichiarazioni dell’Ad Carlo Messina, definendo “Intesa Sanpaolo tra le banche più efficienti in Europa con un rapporto tra costi e ricavi inferiore al 50% contro una media del settore al 65%”. Il risultato viene spiegato in termini di redditività, “grazie all’importante contributo di tutte le divisioni della Banca”, ha dichiarato Messina, “con circa la metà dei ricavi provenienti dai grandi patrimoni“.
Sanpaolo è stato tra i pochi istituti a superare gli stress test dell’Eba con un patrimonio di vigilanza al 10,2% mentre a fine settembre questo è arrivato al 13% degli attivi ponderati al rischio.
Le previsioni di una chiusura dell’anno 2016 in positivo portano ottimismo in casa Sanpaolo, con i vertici che affermano nella nota diffusa dalla banca di essere “un acceleratore della crescita dell’economia reale in Italia”.