Investing.com – I futures del petrolio greggio sono in calo questo lunedì ma si staccano dai livelli minimi della seduta, con il dollaro USA che si è indebolito dopo i dati manifatturieri cinesi.
I futures del petrolio sono scesi del 2% all’apertura, dopo che il Presidente Barack Obama ha ritardato un’imminente intervento contro la Siria.
I prezzi hanno subito un’impennata la scorsa settimana nelle indicazioni di un imminente attacco contro in governo di Bashar al-Assad.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna ad ottobre sono stati scambiati a 106,69 dollari al barile nella mattinata europea, in calo dello 0,9%.
I futures Nymex sono scesi del 2,4% al massimo delal seduta fino a toccare il minimo giornaliero di 105,06 dollari al barile, il minimo dal 23 agosto.
Il contratto di ottobre è sceso dell’1,5% a 107,65 dollari al barile questo venerdì.
Supporto a 104,32 dollari al barile, minimo del 23 agosto e resistenza a 108,74, massimo di venerdì.
I volumi si prevedono piuttosto ridotti questo lunedì, con i mercati USA chiusi per il Labor Day. Sul Nymex gli scambi riprenderanno regolarmente martedì.
I prezzi sono scesi stamane nel calo delle aspettative di un imminente azione militare contro la Siria.
Il Presidente Barack Obama ha dichiarato venerdì che chiederà l’approvazione al Congresso prima di ordinare un’azione militare contro la Siria. Non si prevede una decisione prima del 9 settembre, quando gli esponenti statunitensi rientreranno a lavoro.
I prezzi del petrolio sono saliti al massimo di 27 mesi di 112,22 dollari al barile il 28 agosto, nelle aspettative di un’azione militare imminente contro il governo della Siria da parte degli USA.
Il Segretario di Stato John Kerry ha dichiarato che gli USA puniranno il Presidente Bashar al-Assad per il “brutale e palese” attacco chimico che ha ucciso circa 1.500 persone a Damasco.
I futures hanno recuperato alcune delle perdite dopo i dati rilasciati stamane in Cina che hanno mostrato che l’indice PMI della HSBC in Cina è salito al massimo di quattro mesi di 50,1 ad agosto, invariato dalla lettura preliminare ed in salita da 47,7 a luglio.
I dati rialzisti sono stati pubblicati un giorno dopo il report che ha mostrato che l’indice manifatturiero cinese è salito al massimo di 16 mesi di 51,0 ad agosto da 50,3 a luglio, superando le previsioni di 50,6.
Una lettura superiore al 50,0 indica un’espansione, al di sotto indica una contrazione.
La Cina è il secondo consumatore mondiale di greggio dopo gli USA, ed i numeri del comparto manifatturiero sono utilizzati come indicatori della crescita della domanda.
I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna ad ottobre sono scesi dello 0,05% a 113,41 dollari al barile, mentre lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio è rimasto a 6,72 dollari al barile.
I futures del petrolio sono scesi del 2% all’apertura, dopo che il Presidente Barack Obama ha ritardato un’imminente intervento contro la Siria.
I prezzi hanno subito un’impennata la scorsa settimana nelle indicazioni di un imminente attacco contro in governo di Bashar al-Assad.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna ad ottobre sono stati scambiati a 106,69 dollari al barile nella mattinata europea, in calo dello 0,9%.
I futures Nymex sono scesi del 2,4% al massimo delal seduta fino a toccare il minimo giornaliero di 105,06 dollari al barile, il minimo dal 23 agosto.
Il contratto di ottobre è sceso dell’1,5% a 107,65 dollari al barile questo venerdì.
Supporto a 104,32 dollari al barile, minimo del 23 agosto e resistenza a 108,74, massimo di venerdì.
I volumi si prevedono piuttosto ridotti questo lunedì, con i mercati USA chiusi per il Labor Day. Sul Nymex gli scambi riprenderanno regolarmente martedì.
I prezzi sono scesi stamane nel calo delle aspettative di un imminente azione militare contro la Siria.
Il Presidente Barack Obama ha dichiarato venerdì che chiederà l’approvazione al Congresso prima di ordinare un’azione militare contro la Siria. Non si prevede una decisione prima del 9 settembre, quando gli esponenti statunitensi rientreranno a lavoro.
I prezzi del petrolio sono saliti al massimo di 27 mesi di 112,22 dollari al barile il 28 agosto, nelle aspettative di un’azione militare imminente contro il governo della Siria da parte degli USA.
Il Segretario di Stato John Kerry ha dichiarato che gli USA puniranno il Presidente Bashar al-Assad per il “brutale e palese” attacco chimico che ha ucciso circa 1.500 persone a Damasco.
I futures hanno recuperato alcune delle perdite dopo i dati rilasciati stamane in Cina che hanno mostrato che l’indice PMI della HSBC in Cina è salito al massimo di quattro mesi di 50,1 ad agosto, invariato dalla lettura preliminare ed in salita da 47,7 a luglio.
I dati rialzisti sono stati pubblicati un giorno dopo il report che ha mostrato che l’indice manifatturiero cinese è salito al massimo di 16 mesi di 51,0 ad agosto da 50,3 a luglio, superando le previsioni di 50,6.
Una lettura superiore al 50,0 indica un’espansione, al di sotto indica una contrazione.
La Cina è il secondo consumatore mondiale di greggio dopo gli USA, ed i numeri del comparto manifatturiero sono utilizzati come indicatori della crescita della domanda.
I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna ad ottobre sono scesi dello 0,05% a 113,41 dollari al barile, mentre lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio è rimasto a 6,72 dollari al barile.