Investing.com - La sterlina è scesa ai minimi delal seduta contro il dollaro USA questo mercoledì, con i timori sulla politica fiscale e l’incertezza in Grecia che hanno supportato la domanda del biglietto verde.
Nella mattinata degli scambi statunitensi il cambio GBP/USD ha toccato 1,5955, il minimo dal 24 ottobre; successivamente il cambio si è attestato a 1,5977, in calo dello 0,11%.
Supporto a breve termine a 1,5935, minimo del 24 ottobre e resistenza a 1,6041, massimo della seduta.
La sterlina si è indebolita contro il dollaro dopo che la Commissione Europea ha abbassato le previsioni di crescita nella zona euro, dichiarando di aspettarsi una contrazione dello 0,4% del PIL quest’anno, in salita dello 0,1% nel 2013, prima di salire dell’1,4% nel 2014.
Il report ha fatto seguito ai dati ufficiali che hanno mostrato che la produzione industriale è scesa dell’1,8% a settembre, contro le aspettative di un calo dello 0,5%, alimentando i timori di un indebolimento del blocco della moneta unica.
Gli investitori sono rimasti cauti in attesa del voto del Parlamento greco nel corso della giornata, riguardo le misure di austerity vincolate al rilascio della prossima tranche di aiuti ad Atene.
La sterlina è salita ai massimi contro il dollaro stamane, poiché con la rielezione del Presidente Barack Obama si sono rinsaldate le aspettative verso la politica di allentamento monetario della Federal Reserve.
Gli investitori sono inoltre concentrati sullo scoglio fiscale statunitense, rappresentato da 500 miliardi di dollari tra aumento delle tasse e tagli alla spesa, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio – a meno che non si intervenga prima - e che potrebbe minacciare la crescita globale USA.
L’euro è vicino al minimo di cinque settimane contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,34% a 0,7983.
Sempre oggi il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha avvertito che la situazione economica nella zona euro attualmente è debole e rimarrà tale per adesso.
Nella mattinata degli scambi statunitensi il cambio GBP/USD ha toccato 1,5955, il minimo dal 24 ottobre; successivamente il cambio si è attestato a 1,5977, in calo dello 0,11%.
Supporto a breve termine a 1,5935, minimo del 24 ottobre e resistenza a 1,6041, massimo della seduta.
La sterlina si è indebolita contro il dollaro dopo che la Commissione Europea ha abbassato le previsioni di crescita nella zona euro, dichiarando di aspettarsi una contrazione dello 0,4% del PIL quest’anno, in salita dello 0,1% nel 2013, prima di salire dell’1,4% nel 2014.
Il report ha fatto seguito ai dati ufficiali che hanno mostrato che la produzione industriale è scesa dell’1,8% a settembre, contro le aspettative di un calo dello 0,5%, alimentando i timori di un indebolimento del blocco della moneta unica.
Gli investitori sono rimasti cauti in attesa del voto del Parlamento greco nel corso della giornata, riguardo le misure di austerity vincolate al rilascio della prossima tranche di aiuti ad Atene.
La sterlina è salita ai massimi contro il dollaro stamane, poiché con la rielezione del Presidente Barack Obama si sono rinsaldate le aspettative verso la politica di allentamento monetario della Federal Reserve.
Gli investitori sono inoltre concentrati sullo scoglio fiscale statunitense, rappresentato da 500 miliardi di dollari tra aumento delle tasse e tagli alla spesa, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio – a meno che non si intervenga prima - e che potrebbe minacciare la crescita globale USA.
L’euro è vicino al minimo di cinque settimane contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,34% a 0,7983.
Sempre oggi il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha avvertito che la situazione economica nella zona euro attualmente è debole e rimarrà tale per adesso.