Di Geoffrey Smith
Investing.com – Le previsioni per la principale economia d’Europa si fanno sempre più cupe, dopo i dati che hanno mostrato un calo degli ordinativi alle fabbriche tedesche.
L’ufficio di statistica Destatis ha dichiarato che gli ordini sono scesi dell’1,1% da giugno, per via di un calo della domanda interna (-4,5%) e della zona euro (-6,4%). Gli ordini non provenienti dalla zona euro sono saliti del 6,5%.
I dati confermano la tendenza al ribasso in cui versa il settore manifatturiero europeo dall’invasione russa dell’Ucraina a febbraio. Sarebbe stato il sesto mese consecutivo di calo degli ordini, se non fosse stato per una revisione al rialzo dei dati di maggio e giugno.
Gli ordini, un indicatore previsionale ampiamente affidabile dell’attività, sono ora scesi del 13,6% rispetto a un anno prima, in quanto la domanda si è raffreddata in risposta alla maggiore volatilità geopolitica che ha portato l’inflazione dei prezzi alla produzione a oltre il 37% nell’anno terminato a luglio.
I dati arrivano solo due giorni prima del prossimo vertice politica della Banca Centrale Europea, in cui il consiglio direttivo dovrà bilanciare i rischi sempre più evidenti di recessione con un trend di inflazione che quest’anno ha ripetutamente superato le aspettative. L’euro non si è tuttavia lasciato scoraggiare dai dati, salendo dello 0,4% a 0,9946 alle 09:00 CEST.