By Geoffrey Smith
Investing.com – L’economia britannica è cresciuta meno del previsto nel primo trimestre, in quanto l’ondata invernale della variante Omicron del COVID-19 e l’aumento dei costi della vita hanno pesato sulla produzione.
Il prodotto interno lordo è cresciuto di solo lo 0,8% destagionalizzato nel quarto trimestre, secondo i dati dell’ufficio nazionale di statistica britannico, con i dati preliminari che hanno indicato un calo dello 0,1%. Gli analisti avevano previsto una crescita dell’1,0% sul trimestre e una stagnazione a marzo.
Gli altri dati di marzo rilasciati giovedì hanno mostrato che la produzione industriale è scesa per il secondo mese consecutivo dello 0,2%, mentre il deficit commerciale è salito a 23,9 miliardi di sterline questo mese, dai 20,6 miliardi di febbraio.
Le costruzioni sono state l’unico dato incoraggiante, con un aumento della produzione pari all’ 1,7%, il maggiore aumento degli ultimi 3 mesi.
Il rallentamento potrebbe indebolire la mano del governo, che si prepara a un altro braccio di ferro con l’Unione Europea sui termini dell’accordo Brexit negoziato dalle due parti. Il Regno Unito ha elaborato una legislazione che sospenderebbe i controlli su tutte le merci in arrivo in Irlanda del Nord, che nell’ambito dell’accordo è rimasta parte dell’area doganale dell’UE. I funzionari UE hanno avvisato che ci saranno delle conseguenze se Londra dovesse procedere con i suoi piani.
La sterlina è scesa dopo la notizia per poi risalire e recuperare gran parte delle perdite attestandosi a 1,2196 dollari alle 08:20 CEST. Era scesa del 3% contro il dollaro nell’ultimo mese. La Banca d’Inghilterra, che ha alzato i tassi di interesse quattro volte in cinque mesi, ora prevede una contrazione dell’economia verso la fine dell’anno.