Di Ambar Warrick
Investing.com - Le vendite industriali cinesi hanno continuato a scendere nel periodo gennaio-settembre, come hanno mostrato i dati di giovedì, tra le continue interruzioni dovute ai lockdown per il COVID e i timori di nuovi problemi per il settore tech dagli Stati Uniti.
I dati dell’Ufficio Nazionale di Statistica hanno mostrato che le vendite industriali sono scesi del 2,3% tra gennaio e settembre. Il dato è più debole rispetto al 2,1% di agosto e rappresenta il terzo mese consecutivo di calo per il settore.
Quest’anno il settore industriale cinese ha subito un forte rallentamento a causa dei lockdown nei principali hub industriali, come Shanghai, che hanno bloccato l’attività economica. Anche se l’economia sembra abbia recuperato nel terzo trimestre, grazie soprattutto all’allentamento dei lockdown, è rimasta ben al di sotto dei livelli pre-COVID.
L’economia cinese ha inoltre disatteso le aspettative di crescita della People’s Bank of China per il terzo trimestre.
L’enorme industria elettronica cinese si trova ora ad affrontare nuove sfide dopo che gli Stati Uniti hanno bloccato l’esportazione di semiconduttori di produzione americana nel Paese. Si prevede che questa mossa possa danneggiare gravemente le ambizioni della Cina in materia di produzione di chip, oltre che la produzione.
La rigida politica cinese di zero COVID è al centro dei problemi economici della Cina di quest’anno, in quanto ha bloccato l’attività e l’interesse degli investitori per il Paese. Il Presidente Xi Jinping ha segnalato durante il recente Congresso del Partito Comunista che il Paese non ha intenzione di ridurre questa politica.
Anche la crisi immobiliare in atto ha pesato sulla domanda locale, vista la grave crisi di liquidità dovuta al crollo dei prezzi delle case.
Il governo ha comunque presentato una serie di misure di stimolo a sostegno della crescita. La spesa per le infrastrutture dovrebbe aumentare nei prossimi mesi.
Lo yuan cinese è sceso dello 0,1% dopo i dati di giovedì.