ROMA (Reuters) - A gennaio le retribuzioni contrattuali orarie sono rimaste invariate su mese e hanno segnato un incremento su anno dello 0,7%.
Lo rende noto Istat.
Nello stesso mese l'indice Nic dei prezzi al consumo è sceso dello 0,2% su mese e ha segnato un +0,3% su anno.
A dicembre le retribuzioni erano state piatte in termini congiunturali e in progresso dell'1,3% sullo stesso periodo del 2014.
Istat sottolinea che a gennaio, con riferimento ai principali macrosettori, le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell’1% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.
I settori che a gennaio presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: tessili abbigliamento e lavorazione pelli (2,5%); commercio e energia elettrica e gas (entrambi 1,9%); e agricoltura (1,8%). Si registrano variazioni nulle nel settore del credito e assicurazioni, delle tlc, della metalmeccanica e in tutti i comparti della pubblica amministrazione.
Alla fine di gennaio la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 62,6% nel totale dell’economia e del 51,7% nel settore privato. L’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 35,9 mesi per l’insieme dei dipendenti e di 15 mesi per quelli del settore privato.