Investing.com - Il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti la scorsa settimana è sceso più del previsto e continua ad indicare un consolidamento del mercato del lavoro, secondo i dati ufficiali rilasciati questo giovedì.
Nel report del Dipartimento per il Lavoro USA si legge che il numero delle nuove richieste di disoccupazione nella settimana terminata il 2 luglio è sceso di 16.000 unità ad un dato destagionalizzato di 254.000 dal totale della settimana precedente di 270.000 unità, rivisto dalla precedente lettura di 268.000.
Gli analisti avevano previsto un aumento di 2.000 unità a 270.000 la scorsa settimana.
Le nuove richieste di sussidio di disoccupazione inferiori alle 300.000 unità solitamente sono associate ad un mercato del lavoro in ripresa, e sono al di sotto di tale livello da 70 settimane, il massimo dal 1973.
Le richieste di disoccupazione continua nella settimana terminata il 25 giugno sono scese a 2,124 milioni di unità dai 2,158 milioni della settimana precedente, rivisto dalla precedente lettura di 2,120 milioni.
Gli analisti avevano previsto un calo a 2,113 milioni di unità.
La media mobile su quattro settimane è pari a 267.750 unità, con un aumento di 500 unità rispetto alla lettura della settimana precedente di 267.250 (inizialmente 266.750).
La media mensile è un indicatore più accurato dell’andamento del lavoro poiché riduce la volatilità dei dati settimanali.
Il cambio EUR/USD si attesta a 1,1075 da circa 1,1083 segnato prima dei dati, la coppia GBP/USD è scambiata a 1,2995 da 1,3019 registrato precedentemente, mentre il cambio USD/JPY sale a 101,06 dal precedente 101,03.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 96,16 rispetto a 96,10 segnato prima del report.
Intanto, i titoli azionari USA puntano ad un’apertura poco mossa. I futures Dow scendono di 17 punti o dello 0,10%, i futures S&P 500 sono in calo di 2 punti o dello 0,10%, mentre i futures Nasdaq vanno giù di 2 punti o dello 0,04%.
Sul mercato delle materie prime, i futures dell’oro sono scambiati a 1.364,95 dollari l’oncia troy, rispetto ai 1.364,90 dollari segnati prima dei dati, mentre il greggio USA si attesta a 47,91 dollari al barile dai 47,95 dollari registrati prima della pubblicazione del report.