È un’altra giornata desolante sui mercati azionari europei mentre emergono altre prove dei danni dello scontro commerciale USA-Cina e l’UE taglia le previsioni sulla crescita.
L’umore è nero nel settore automobilistico ormai da qualche mese e non hanno aiutato il calo dei profitti e il taglio dei dividendi di Daimler (DE:DAIGn) di ieri. Un altro indebolimento della produzione industriale tedesca, reso noto questa mattina, rispecchia questa situazione, ma è Fiat Chrysler (MI:FCHA), che ha annunciato il richiamo dei Dodge Ram ieri (e che pubblicherà gli utili del quarto trimestre oggi) a segnare la performance peggiore.
Alle 05:30 ET (10:30 GMT), l’indice Euro Stoxx scende di 23 punti, o dello 0,7%, a 3.189,65.
Al ribasso anche altri titoli legati all’industria automobilistica. Osram Licht AG (DE:OSRn) - spin-off di Siemens specializzato in illuminazione, importante fornitore del settore automobilistico - ha reso noto di essere andato in perdita nel trimestre terminato a dicembre a causa del rallentamento in Cina e in particolare del settore auto. E pesa anche su altri fornitori come Continental (DE:CONG) e Covestro (DE:1COV) in Germania e Valeo (PA:VLOF) e Michelin (PA:MICP) in Francia.
Brutte notizie anche dalle compagnie di viaggi: Tui AG NA (DE:TUIGn) crolla di oltre il 16% dopo aver deluso l’obiettivo sui profitti 2018 ed affermato che i margini del 2019 sembrano più deboli. Intanto, Thomas Cook (LON:TCG) va giù dopo aver dichiarato che intende vendere la divisione aerea preparandosi ad un anno su cui incombe la Brexit, mentre Norwegian Air Shuttle (OL:NWC) ha confermato la perdita di 257 milioni di dollari dello scorso anno per via dell’impennata del 71% dei costi per il carburante.
Le buone notizie arrivano, ancora una volta, dal settore energetico e da quello di alimenti e bevande. Pernod RicardSA (PA:PERP), produttore del whisky Jameson e del cognac Martell, segue a ruota Diageo (LON:DGE) pubblicando dati positivi sul quarto trimestre e prevedendo un 2019 solido. E il colosso del petrolio francese Total SA (PA:TOTF) ha riportato un anno da record per la produzione che ha incoraggiato il suo titolo e quello dei rivali BP (LON:BP) e Royal Dutch Shell (LON:RDSa).
Le malconce banche italiane registrano una mattinata positiva, dopo che Unicredit (MI:CRDI) ha segnato il profitto annuale più alto in un decennio, malgrado le difficoltà delle attività in Turchia e sul suo mercato nazionale. Anche la rivale Intesa Sanpaolo SpA (MI:ISP) ha riportato dati migliori del previsto ieri.