Di Ambar Warrick
Investing.com - L’economia cinese è cresciuta più del previsto nel primo trimestre del 2023, come hanno mostrato i dati di martedì, indicando che la ripresa è ampiamente in corso dopo che il Paese ha allentato la maggior parte delle restrizioni anti-COVID all’inizio dell’anno.
Il PIL del primo trimestre cinese è cresciuto del 4,5 su base annua nei primi tre mesi del 2023, superando le aspettative del 4% e la crescita del 3% del 2022. Il PIL è cresciuto del 2,2% dal trimestre precedente, in linea con le aspettative.
La lettura giunge in seguito all’allentamento delle misure anti-COVID che ha innescato un forte rimbalzo dell’attività e della spesa delle imprese, con una domanda repressa che ha favorito notevolmente il settore dei servizi.
La ripresa è stata favorita anche da una serie di misure di stimolo da parte del governo, mirate a sostenere l’economia dopo il crollo causato dalla pandemia.
Pechino ha ammorbidito la sua retorica contro i giganti di Internet e ha allentato le restrizioni sull’enorme struttura immobiliare del Paese nel tentativo di sostenere la crescita. Il settore immobiliare, che rappresenta un quarto dell’economia cinese, è stato alle prese con una prolungata crisi di liquidità a causa delle rigide regole sulla raccolta di fondi.
Ma la ripresa finora è rimasta largamente disomogenea. Mentre la domanda del settore dei servizi e la spesa per le infrastrutture si sono riprese dai minimi dell’era pandemica, la lentezza dell’inflazione la contrazione delle importazioni indicano che la domanda rimane debole.
Anche l’industria manifatturiera cinese, un indicatore dell’economia asiatica, sta lottando per riprendersi da una fase di stasi dovuta al COVID ed è stata messa sotto pressione dalla debolezza della domanda di beni cinesi all’estero.
Gli altri dati economici pubblicati martedì hanno confermato questa idea. La produzione industriale è cresciuta leggermente meno del previsto a marzo, deludendo le stime per il secondo mese consecutivo. La produzione è aumentata del 3,9%, rispetto alle stime di una crescita del 4%.
Ma le vendite al dettaglio hanno superato le aspettative, aumentando del 10,6% a marzo contro le stime di una crescita del 7,4%. La lettura ha mostrato che la spesa dei consumatori è in costante ripresa dopo tre anni di interruzioni legate al COVID.
Anche il tasso di disoccupazione cinese è sceso più del previsto al 5,3% a marzo.
Nonostante i segnali di una ripresa disomogenea, la lettura di martedì indica ancora che la ripresa economica cinese è in corso quest’anno, anche se l’obiettivo del 5% del PIL annuo fissato dal governo è considerato alquanto conservativo.
I segnali di ripresa della Cina sono comunque di buon auspicio per le altre economie asiatiche che dipendono dal Paese come destinazione commerciale. Anche i mercati delle materie prime hanno tratto sostegno dalla forte lettura del PIL.