Investing.com - La sterlina è in salita al massimo della seduta contro il dollaro questo mercoledì tra i dati migliori del previsto sulla produzione manifatturiera in Gran Bretagna e i segnali di una ripresa economica che avanza.
Il cambio GBP/USD ha toccato 1,6118 negli scambi europei del mattino, il massimo dal 29 ottobre; successivamente il cambio si è attestato a 1,6105, in salita dello 0,39%.
Supporto a 1,5947, il minimo di ieri e resistenza a 1,6207, il massimo del 28 ottobre.
La sterlina è salita in seguito ai dati dell’Ufficio Nazionale di Statistica che hanno mostrato un aumento della produzione manifatturiera dell’1,2% a settembre, oltre le aspettative di un aumento dell’1,1% e in salita dello 0,8% su base annua, contro le previsioni di una crescita annua dello 0,7%.
L’ONS ha dichiarato che la produzione industriale è aumentata dello 0,9% a settembre, in confronto al previsto aumento dello 0,5% ed è salita del 2,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
I dati hanno seguito di un giorno il report che ha rivelato un aumento ad ottobre dell’attività del dominante settore dei servizi in Gran Bretagna al ritmo più veloce degli ultimi 16 anni, alimentando le aspettative di una crescita nel quarto trimestre.
La richiesta di dollaro continua a essere sostenuta in seguito ai dati di ieri sull’attività del settore dei servizi USA, cresciuta ad ottobre ad un ritmo più veloce del previsto, che hanno supportato le aspettative che la Federal Reserve possa iniziare il ridimensionamento del suo programma di stimolo già il mese prossimo.
La sterlina è salita al massimo di cinque settimane contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,13% a 0,8388.
Nella zona euro, i dati rilasciati oggi hanno mostrato che la lettura finale dell’indice dei direttori acquisti per il settore dei servizi nella regione ad ottobre è scesa a 51,6 dal 52,2 di settembre, ma è in salita dalla stima preliminare di 50,9.
I dati deboli si uniscono ai timori per le prospettive della ripresa economica in vista dell’imminente vertice di politica monetaria della Banca Centrale Europea previsto per domani.
Sebbene per domani non sia previsto alcun cambiamento della politica della BCE, molti investitori si aspettano che la banca segnali la possibilità di un ulteriore allentamento della politica monetaria durante il vertice di dicembre, in seguito ai dati deludenti della scorsa settimana sull’inflazione nella zona euro.
Il cambio GBP/USD ha toccato 1,6118 negli scambi europei del mattino, il massimo dal 29 ottobre; successivamente il cambio si è attestato a 1,6105, in salita dello 0,39%.
Supporto a 1,5947, il minimo di ieri e resistenza a 1,6207, il massimo del 28 ottobre.
La sterlina è salita in seguito ai dati dell’Ufficio Nazionale di Statistica che hanno mostrato un aumento della produzione manifatturiera dell’1,2% a settembre, oltre le aspettative di un aumento dell’1,1% e in salita dello 0,8% su base annua, contro le previsioni di una crescita annua dello 0,7%.
L’ONS ha dichiarato che la produzione industriale è aumentata dello 0,9% a settembre, in confronto al previsto aumento dello 0,5% ed è salita del 2,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
I dati hanno seguito di un giorno il report che ha rivelato un aumento ad ottobre dell’attività del dominante settore dei servizi in Gran Bretagna al ritmo più veloce degli ultimi 16 anni, alimentando le aspettative di una crescita nel quarto trimestre.
La richiesta di dollaro continua a essere sostenuta in seguito ai dati di ieri sull’attività del settore dei servizi USA, cresciuta ad ottobre ad un ritmo più veloce del previsto, che hanno supportato le aspettative che la Federal Reserve possa iniziare il ridimensionamento del suo programma di stimolo già il mese prossimo.
La sterlina è salita al massimo di cinque settimane contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,13% a 0,8388.
Nella zona euro, i dati rilasciati oggi hanno mostrato che la lettura finale dell’indice dei direttori acquisti per il settore dei servizi nella regione ad ottobre è scesa a 51,6 dal 52,2 di settembre, ma è in salita dalla stima preliminare di 50,9.
I dati deboli si uniscono ai timori per le prospettive della ripresa economica in vista dell’imminente vertice di politica monetaria della Banca Centrale Europea previsto per domani.
Sebbene per domani non sia previsto alcun cambiamento della politica della BCE, molti investitori si aspettano che la banca segnali la possibilità di un ulteriore allentamento della politica monetaria durante il vertice di dicembre, in seguito ai dati deludenti della scorsa settimana sull’inflazione nella zona euro.