Investing.com – L’euro riguadagna terreno contro il dollaro USA questo lunedì, toccando un nuovo massimo di 4 mesi, con il sentimento del rischio che resta supportato dalle notizie di un allentamento della Federal Reserve, nonostante i timori sulla Spagna che limitano i guadagni.
Nella mattinata statunitense il cambio EUR/USD si è staccato da 1,3084, il minimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 1,3112, in calo dello 0,12%.
Supporto a 1,2985, minimo del 14 settembre e resistenza a 1,3241, massimo del 2 maggio.
Il sentimento del rischio è spinto dalla Fed che ha annunciato giovedì che acquisterà 40 miliardi di titoli al mese fin quando il mercato del lavoro non migliorerà.
La banca dichiarato inoltre che continuerà a tenere il tasso di interesse di riferimento prossimo allo zero fino a metà 2015, sei mesi di più rispetto alla data precedentemente fissata.
Ma i guadagni dell’euro sono limitati dopo che il governo spagnolo ha dovuto affronta tare le proteste del week end contro le spese pubbliche, anche se Madrid ha dichiarato che il prossimo passo per la ripresa è quello di evitare i tagli alla spesa pubblica.
Stamane un membro BCE Ewald Nowotny ha ribadito che la Spagna non ha bisogno di richiedere un salvataggio per qualificarsi al programma di acquisto di bond, mentre Reuters ha riportato che il Primo Ministro Mariano Rajoy sta cercando di rimandare ogni richiesta di aiuto, preferendo una strategia alternativa, e che il governo sta preparando un nuovo programma di riforme per la fine di settembre.
I timori per la gestione della crisi del debito nella zona euro si sono riaffacciati dopo che la BCE ha dichiarato che il conto corrente è sceso più del previsto a 9,7 miliardi a luglio, dai 14,3 miliardi del mese precedente. Gli analisti si aspettavano che il dato scendesse a 10 miliardi di euro a luglio.
Un secondo report ha mostrato che il disavanzo commerciale si è ridotto inaspettatamente a 7,9 miliardi di euro a luglio dai 9,3 miliardi del mese precedente.
L’euro è stabile contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,06% a 0,8091.
In un report la Federal Reserve Bank di New York ha dichiarato che l’indice dell’attività manifatturiera è sceso a meno 10,4 a settembre, dalla lettura di 5,8 nel mese precedente.
Gli analisti si aspettavano che l’indice scendesse a meno 2 a settembre.
Nella mattinata statunitense il cambio EUR/USD si è staccato da 1,3084, il minimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 1,3112, in calo dello 0,12%.
Supporto a 1,2985, minimo del 14 settembre e resistenza a 1,3241, massimo del 2 maggio.
Il sentimento del rischio è spinto dalla Fed che ha annunciato giovedì che acquisterà 40 miliardi di titoli al mese fin quando il mercato del lavoro non migliorerà.
La banca dichiarato inoltre che continuerà a tenere il tasso di interesse di riferimento prossimo allo zero fino a metà 2015, sei mesi di più rispetto alla data precedentemente fissata.
Ma i guadagni dell’euro sono limitati dopo che il governo spagnolo ha dovuto affronta tare le proteste del week end contro le spese pubbliche, anche se Madrid ha dichiarato che il prossimo passo per la ripresa è quello di evitare i tagli alla spesa pubblica.
Stamane un membro BCE Ewald Nowotny ha ribadito che la Spagna non ha bisogno di richiedere un salvataggio per qualificarsi al programma di acquisto di bond, mentre Reuters ha riportato che il Primo Ministro Mariano Rajoy sta cercando di rimandare ogni richiesta di aiuto, preferendo una strategia alternativa, e che il governo sta preparando un nuovo programma di riforme per la fine di settembre.
I timori per la gestione della crisi del debito nella zona euro si sono riaffacciati dopo che la BCE ha dichiarato che il conto corrente è sceso più del previsto a 9,7 miliardi a luglio, dai 14,3 miliardi del mese precedente. Gli analisti si aspettavano che il dato scendesse a 10 miliardi di euro a luglio.
Un secondo report ha mostrato che il disavanzo commerciale si è ridotto inaspettatamente a 7,9 miliardi di euro a luglio dai 9,3 miliardi del mese precedente.
L’euro è stabile contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,06% a 0,8091.
In un report la Federal Reserve Bank di New York ha dichiarato che l’indice dell’attività manifatturiera è sceso a meno 10,4 a settembre, dalla lettura di 5,8 nel mese precedente.
Gli analisti si aspettavano che l’indice scendesse a meno 2 a settembre.