Investing.com – Il Comune di Brescia unitamente al Comune di Milano, entrambi soci forti di A2A, spingono per cedere almeno il 4% delle quote, mantenendo comunque il 51% del capitale.
La vendita potrebbe avvenire nel 2014, dato che ambedue i comuni hanno necessità di liquidità per far quadrare i rispettivi bilanci.
Ad esprimere l’inevitabilità di tale operazione anche il sindaco stesso del Comune di Brescia, Fabio Capra, che per voce del capogruppo PD Emilio Delbono nel corso di un incontro in città ha fatto sapere: “Come comune siamo obbligati a vendere fino al 45% della Centrale del Latte con l’obiettivo di creare una public company, favorendo i produttori locali, inoltre si sta valutando l’accordo con Milano per la revisione dei patti parasociali e la vendita di almeno il 4% di A2A, mantenendo il 51% del capitale”.
Milano e Brescia detengono congiuntamente il 55% del capitale di A2A e il controllo è regolato da un patto parasociale che dal prossimo gennaio sarà rinnovato per un altro triennio: si procederà inoltre alla revisione della governance che ridurrà il numero dei consiglieri.
“Una cosa è certa” conclude Delbono “il rinnovo della governance, come la vendita di azioni dobbiamo farle insieme. Questa è l’unica chance che abbiamo per realizzare il bilancio 2014 e anche 2015”.
La vendita potrebbe avvenire nel 2014, dato che ambedue i comuni hanno necessità di liquidità per far quadrare i rispettivi bilanci.
Ad esprimere l’inevitabilità di tale operazione anche il sindaco stesso del Comune di Brescia, Fabio Capra, che per voce del capogruppo PD Emilio Delbono nel corso di un incontro in città ha fatto sapere: “Come comune siamo obbligati a vendere fino al 45% della Centrale del Latte con l’obiettivo di creare una public company, favorendo i produttori locali, inoltre si sta valutando l’accordo con Milano per la revisione dei patti parasociali e la vendita di almeno il 4% di A2A, mantenendo il 51% del capitale”.
Milano e Brescia detengono congiuntamente il 55% del capitale di A2A e il controllo è regolato da un patto parasociale che dal prossimo gennaio sarà rinnovato per un altro triennio: si procederà inoltre alla revisione della governance che ridurrà il numero dei consiglieri.
“Una cosa è certa” conclude Delbono “il rinnovo della governance, come la vendita di azioni dobbiamo farle insieme. Questa è l’unica chance che abbiamo per realizzare il bilancio 2014 e anche 2015”.