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Btp chiudono in rialzo, spread vicino a 140 pb, regna calma in pre voto

Pubblicato 27.02.2018, 18:26
© Reuters. Un trader di Unicredit al lavoro a Milano
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MILANO (Reuters) - Continua su un percorso complessivamente positivo la marcia di avvicinamento dell'obbligazionario italiano alle elezioni di domenica, con una chiusura in lieve rialzo e un mercato che in questa settimana è finora rimasto al riparo dalla volatilità.

** Dopo un'avvio di seduta debole, complici le aste a medio lungo di questa mattina. Lo spread Btp/Bund risale sopra 140 pb, ma solo come conseguenza del roll, su piattaforma Tradeweb, del benchmark decennale italiano al febbraio 2028 dall'agosto 2027.

** Il Tesoro ha collocato stamane 7,711 miliardi di euro complessivi di Btp e Ccteu (poco meno dell'importo massimo di 7,75 miliardi), assegnando tra l'altro 4 miliardi del nuovo quinquennale marzo 2023, cedola 0,95%.

** Domani i tre titoli a medio lungo verranno riaperti per l'importo supplementare di 1,76 mila iridi, di cui 1,2 del nuovo 5 anni. Oggi pomeriggio invece il Tesoro non ha ricevuto alcuna richiesta nella riapertura del Bot semestrale in asta ieri.

** Al netto delle riaperture di domani, via XX settembre ha coperto quasi il 24% delle esigenze di finanziamento del 2018 (valutate in 387 miliardi).

** Domani l'offerta sul primario della zona euro prosegue con la Germania, con 3 miliardi Bund decennali.

** Sostegno è giunto in giornata anche dall'inflazione tedesca, che rallenta più del previsto, rassicurando i mercati sul fatto che la Bce non dovrebbe accelerare i tempi di chiusura dl Qe.

** Il preliminare sull'inflazione tedesca di febbraio ha segnato un 1,4% tendenziale dall'1,6% di gennaio, su stime per +1,5%. Un rallentamento è previsto domani anche per i preliminari sull'inflazione di febbraio di Italia e zona euro.

© Reuters. Un trader di Unicredit al lavoro a Milano

** In audizione alla Commissione servizi finanziari della Camera, il neo governatore Fed Jerome Powell ha affermato che la banca centrale andrà avanti con un incremento dei tassi "graduale", nonostante lo stimolo proveniente dai tagli alle tasse e dall'aumento della spesa pubblica.

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