Mentre dall’America continuano ad arrivare segnali contrastanti sulla direzione dell’economia, è iniziato il conto alla rovescia per il G20 in Giappone, decisivo per la guerra dei dazi. Ma prima arrivano il Board della Bce in Lituania e la conferenza della Fed a Chicago
FIDUCIA AI MASSIMI DEI CONSUMATORI USA: MA E’ IL FUTURO O IL PASSATO?
Che segnali sta mandando l’economia americana? Dai dati disponibili arrivano indicazioni contrastanti. L’ultima stima del Pil nel secondo trimestre elaborata dalla Fed di Atlanta dice 1,2%, in netta frenata rispetto al 3,1% rivisto messo a segno nel primo. Ma l’indice di fiducia dei consumatori elaborato dal Conference Board a maggio ha accelerato a 134,1 da 129,2 di aprile e 124,2 di marzo, portandosi ai massimi di sei mesi e non lontano dalla vetta di ben 18 anni toccata a ottobre a 137,9. La fiducia dei consumatori dovrebbe essere un anticipatore. Ma anche il mercato azionario di solito anticipa, e proprio a ottobre 2018 ha iniziato una pesante correzione che è durata fino a inizio gennaio, interrotta solo dalla svolta a U della Fed sui tassi. Sembra quasi che i consumatori americani, interpellati dai sondaggi, più che altro proiettino nel futuro l’esperienza recente. Il dibattito sull’affidabilità degli strumenti con cui si misurano i trend economici è aperto. Abbiamo visto di recente come ci siano molti dubbi sull’accuratezza dell’indicatore dell’inflazione, che costituisce il principale punto di riferimento della politica monetaria...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge