FRANCOFORTE (Reuters) - L'Italia perderà una quota nel capitale della Bce inferiore a quello che alcuni temevano, suggerendo che la lungamente attesa revisione della struttura del capitale della Bce avrà solo un limitato impatto sul mercato.
Un tempo dato in gran parte simbolico, la struttura azionaria o capital key ha un maggiore significato perché è utilizzato per determinare la porzione di acquisto dei bond governativi, come previsto dal programma di stimolo della Bce.
La quota di Banca d'Italia diminuirà di circa 0,5 punti percentuali al 16,95% se si contano solo i membri della zona euro, anche se alcuni operatori si aspettavano una perdita due volte più grande.
La quota della Spagna calerà di un margine ancora maggiore, di 0,6 punti percentuali all'11,98% percento, con la Germania che trarrà il massimo beneficio dalla revisione con la sua quota che sale di 0,8 punti percentuali al 26,38%.
Il cosiddetto 'capital key' viene ricalcolato ogni cinque anni ed è basato sulla dimensione delle economie di ogni Paese e della popolazione. Con i paesi del Sud Europa rimasti indietro nella ripresa, ci si è sempre aspettato che questi perdessero parte della loro quota.
Tuttavia, questo crea la paradossale situazione della BCE che deve ridurre il sostegno per i paesi che potrebbero averne più bisogno.
Sebbene la BCE preveda di concludere l'acquisto di nuovi bond alla fine dell'anno, continuerà a reinvestire la liquidità dal debito in scadenza per un periodo prolungato.
Si prevede che tali reinvestimenti saranno effettuati sulla base della nuova capital key, ma chi deve decidere sta ancora discutendo sulla velocità con cui si dovrebbe passare alle nuove cifre.
Queste fonti, parlando a condizione di restare anonime, hanno detto di recente che stanno considerando un periodo di transizione e che puntano ad essere neutrali sul mercato, nella loro decisione.
Sebbene la BCE acquisti solo obbligazioni della zona euro, tutti i membri della UE hanno una quota della banca, quindi una revisione non ordinaria della capital key è probabile per l'anno prossimo quando la Gran Bretagna lascerà il blocco e la Banca d'Inghilterra perderà la propria partecipazione.
(Francesco Canepa e Balazs Koranyi)