Investing.com - Il dollaro sale contro il paniere delle altre principali valute questo martedì, con gli investitori in attesa del vertice annuale dei banchieri centrali a Jackson Hole nel corso della settimana, per avere maggiori indicazioni sulle posizioni dei policymaker in merito all’economia.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,23% a 93,22 alle 03:21 ET (07:21 GMT).
Il dollaro sale contro lo yen, con la coppia USD/JPY su dello 0,4% a 109,42, staccandosi dal minimo della scorsa settimana di 108,59, il minimo di quattro settimane.
Il biglietto verde si è indebolito nelle ultime sedute tra i timori per la capacità del governo Trump di implementare la sua agenda di politica economica.
All’indebolimento del dollaro concorrono anche i dubbi sulla prospettiva di un terzo aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve quest’anno.
I tassi bassi di solito pesano sul dollaro riducendo l’appeal degli asset statunitensi per i trader alla ricerca di investimenti ad alto rendimento.
I trader attendono i commenti della Presidente della Fed Janet Yellen alla conferenza annuale dei banchieri centrali venerdì dopo i verbali della scorsa settimana del vertice della Fed da cui è emerso che i funzionari sono divisi circa la tempistica dei prossimi aumenti dei tassi nei timori per l’inflazione debole.
L’euro scende contro il dollaro, con il cambio EUR/USD giù dello 0,23% a 1,1789.
L’euro si è indebolito dopo aver segnato il massimo di due anni e mezzo di 1,1909 contro il biglietto verde all’inizio del mese, ma si è ripreso dal minimo di tre settimane della scorsa settimana di 1,1661.
Gli operatori dei mercati attendono i commenti del Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi a Jackson Hole venerdì, ma secondo alcune fonti non dovrebbe parlare di politica monetaria.
L’euro si attesta vicino al massimo di 10 mesi contro una sterlina debole, con la coppia EUR/GBP a 0,9163.
La sterlina scende anche contro il dollaro, con il cambio GBP/USD giù dello 0,25% a 1,2869.
Sulla sterlina pesano le aspettative che la Banca d’Inghilterra mantenga i tassi di interesse invariati nei prossimi mesi in un clima di apprensione per l’impatto economico della Brexit.