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Borsa Milano chiude negativa, giù banche,Telecom, Fiat, bene Eni

Pubblicato 29.01.2009, 17:54
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MILANO, 29 gennaio (Reuters) - Piazza Affari chiude in netto calo la seduta odierna. I dati macro economici provenienti dagli Stati Uniti hanno avuto un effetto deprimente su tutti i mercati. A Piazza Affari le perdite sono contenute essenzialmente grazie al rialzo di Eni.

"Per le borse c'è poco da fare. I dati provenienti dagli Stati Uniti sono negativi, anche quelli della Ford", sottolinea un trader.

A Milano l'S&P <.SPMIB> perde l'1,36% e il Mibtel <.MIBTEL> l'1,01%, l'indice Allstars <.ALLST> cede l'1,24%. Scambi per 1,5 miliardi di euro nel finale.

* TELECOM ITALIA lascia sul campo il 5,59%, scivolando sotto quota 1 euro a 0,98, con forti volumi; lo Stoxx di settore <.SXKP> argina invece le perdite con un -2,6%.

I trader citano soprattutto le incertezze legate a Telco, pur ricordando che settimana scorsa il titolo ha sovraperformato rispetto al settore europeo e ammettendo che in parte può trattarsi anche di realizzi.

Il cda, che si è tenuto oggi, ha deliberato di opporsi alla decisione dell'Authority brasiliana di imporre a Telco un'offerta sulla quota di Tim Participacoes non controllata attraverso Telecom Italia.

* FIAT perde il 4,17%, in linea col settore <.SXAP> e dopo il +6% di ieri. "Il mercato cerca di quantificare il pacchetto di aiuti che verrà varato dal governo", dice un trader. Oggi il responsabile del brand, Lorenzo Sistino, ipotizza un calo delle immatricolazioni a gennaio fra il 35 e il 40% rispetto allo stesso mese del 2008.

* Ancora realizzi sui bancari, INTESA SAN PAOLO (-1,39%) e UNICREDIT (-2,7%) in testa. Per quest'ultima "l'esito dell'aumento di capitale, andato praticamente deserto, era scontato", dice una operatrice. Paniere europeo <.SX7P> -4%. MPS lima le perdite a -1,78%. Una fonte ha detto a Reuters che l'Antitrust ha prorogato di quattro mesi il termine per la cessione degli sportelli, come comdizione per l'acquisizione di Antoveneta.

* Prese di profitto anche tra le big assicurative. La peggiore è FONDIARIA-SAI , -4,77% ma con volumi in media, GENERALI - 3,76%, poco più del comparto <.SXIP>.

"(Su Fondiaria) nessuna notizia particolare, c'è attesa per i risultati (che verranno diffusi il 18 febbraio) e non si escludono nuove svalutazioni", accenna un trader.

* In luce UNIPOL (+1,7%) che si è leggermente rafforzata sul finale sulle dichiarazioni rilasciate a Reuters dell'AD Salvatori sul 2009 che sarà migliore del 2008.

* Forte ribasso per STM (-3,59%), che ieri ha annunciato stime deludenti per il mercato dei chip e oggi subisce una raffica di revisioni al ribasso del target price.

* In netto rialzo PARMALAT (+1,81%). "L'ipotesi di un cambio nel management la fa salire nonostante la smentita della società", dice un operatore. Secondo indiscrezioni stampa i fondi azionisti hanno indicato Maurizio Manca (numero uno di Unilever Italia) come nuovo presidente operativo.

* BULGARI perde il 6,47%, che oggi diffonde le vendite preliminari 2008. Il consensus di mercato prevede vendite 2008 di 1,097 miliardi di euro. "Si aspettano numeri brutti, anche il lusso risente della crisi", si limita a dire la trader.

* Male anche PIRELLI con un ribasso del 4,08%.

* In controtrend ENI in salita dell'1,12% a fronte del settore oil& gas europeo piatto. Bene anche FINMECCANICA (+0,92%).

* Giù il settore delle utility, ENIA perde il 5,37%, ACSM-AGAM l'8,41%. Mentre fra i minori svetta ERG RENEW con un balzo del 10,15%.

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