MILANO, 12 febbraio (Reuters) - Vendite generalizzate sul
tutte le blue chip a Piazza Affari in mattinata - con una
preferenza per bancari e petroliferi - in un mercato sottile e
demoralizzato dalle ultime trimestrali che lasciano presagire un
2009 ancora difficile per le imprese e la borsa.
"Stiamo vendendo tutto il comparto 'oil and gas' non solo
per il prezzo del petrolio ma anche perchè le trimestrali
negative, seppur scontate, hanno dato nuova linfa alla
sfiducia", commenta un trader, prevedendo "nuove sedute
difficili per un mercato che resta fragile e insicuro".
Aspettando spunti dalle vendite al dettaglio e dai sussidi
alla disoccupazione oltreoceano, intorno alle 11 l'indice
S&P/Mib <.SPMIB> cede l'1,5%, il Mibtel <.MIBTEL> l'1,4% e l'All
Stars <.ALLST> lo 0,4%. Scambi per poco più di 400 milioni di
euro.
* Le incertezze sul futuro di SEAT PG non cessano
di affossare su nuovi minimi il titolo dell'editore di pagine
gialle che oggi riunisce il cda. Citigroup ha quasi dimezzato il
prezzo obiettivo a 6 da 10 euro confermando la raccomandazione
"sell".
* Le banche zavorrano il listino con UNICREDIT e
INTESA SANPAOLO che lasciano sul terreno oltre il 2% a
fronte di un comparto europeo che perde poco più dell'1%. La
maglia nera del settore va al BANCO POPOLARE .
* All'indomani della presentazione del piano triennale di
Pirelli - a cui il mercato ha riservato un'accoglienza
tiepida - i titoli del gruppo continuano a non essere
risparmiati dalle vendite. PIRELLI accelera al ribasso
lasciando sul campo più del 4%, PIRELLI RE perde quasi
il 3%.
* Su TELECOM ITALIA , in particolare, il mercato
continua a credere all'ipotesi che non venga distribuito
dividendo, nonostante l'ex monopolista abbia chiarito che una
decisione sulla cedola non è stata ancora presa.
"Mi sembra che la decisione (di non dare il dividendo) sia
scontata, in linea con quello che hanno fatto molti altri",
commenta un dealer.
* Resiste alle generalizzate pressioni ribassiste PARMALAT
, fresca di una nuova transazione da 10 milioni con il
Credem. "E' vero che l'importo è piccolo ma si chiude una
partita e questo fa bene al titolo", spiega una operatrice.
* La lettera prende di mira il settore delle costruzioni e
delle infrastrutture - ieri fra i pochi acquistati - deprimendo
in particolare titoli come ITALCEMENTI e TENARIS
. Ieri, a mercato chiuso, l'agenzia di rating Standard
& Poor's ha rivisto a negativo da stabile l'outlook del gruppo
cementiero.
* Ripiega, dopo i guadagni della vigilia, anche SAIPEM
nel giorno in cui Credit Suisse ha ridotto il prezzo
obiettivo sul titolo a 18 da 23 euro. Ieri il gruppo di servizi
petroliferi ha comunicato che gli utili sono cresciuti del 35%
nel 2008, ma che la raccolta ordini quest'anno probabilmente
sarà minore rispetto all'anno scorso.
ENI contiene le perdite mentre SNAM RETE GAS
flette di quasi il 3%. "Si puntava sulla cessione di
Stogit che però non è stata confermata...", spiega
un'operatrice. Il riferimento è alle indiscrezioni stampa
circolate ieri e relative alla vendita della società da Eni a
Snam che ieri hanno infiammato i due titoli.
* FIAT accusa perdite leggermente inferiori a
quelle dei concorrenti del Vecchio Continente (-1,4%). Secondo
il quotidiano Handelsblatt, che cita fonti di settore, BMW
ha messo fine ai colloqui per un'alleanza con il
Lingotto ma entrambe le società hanno smentito.