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Borsa Milano in calo, pesano banche,oil, Seat -7%,tiene Parmalat

Pubblicato 12.02.2009, 11:05
Aggiornato 12.02.2009, 11:10
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MILANO, 12 febbraio (Reuters) - Vendite generalizzate sul tutte le blue chip a Piazza Affari in mattinata - con una preferenza per bancari e petroliferi - in un mercato sottile e demoralizzato dalle ultime trimestrali che lasciano presagire un 2009 ancora difficile per le imprese e la borsa.

"Stiamo vendendo tutto il comparto 'oil and gas' non solo per il prezzo del petrolio ma anche perchè le trimestrali negative, seppur scontate, hanno dato nuova linfa alla sfiducia", commenta un trader, prevedendo "nuove sedute difficili per un mercato che resta fragile e insicuro".

Aspettando spunti dalle vendite al dettaglio e dai sussidi alla disoccupazione oltreoceano, intorno alle 11 l'indice S&P/Mib <.SPMIB> cede l'1,5%, il Mibtel <.MIBTEL> l'1,4% e l'All Stars <.ALLST> lo 0,4%. Scambi per poco più di 400 milioni di euro.

* Le incertezze sul futuro di SEAT PG non cessano di affossare su nuovi minimi il titolo dell'editore di pagine gialle che oggi riunisce il cda. Citigroup ha quasi dimezzato il prezzo obiettivo a 6 da 10 euro confermando la raccomandazione "sell".

* Le banche zavorrano il listino con UNICREDIT e INTESA SANPAOLO che lasciano sul terreno oltre il 2% a fronte di un comparto europeo che perde poco più dell'1%. La maglia nera del settore va al BANCO POPOLARE .

* All'indomani della presentazione del piano triennale di Pirelli - a cui il mercato ha riservato un'accoglienza tiepida - i titoli del gruppo continuano a non essere risparmiati dalle vendite. PIRELLI accelera al ribasso lasciando sul campo più del 4%, PIRELLI RE perde quasi il 3%.

* Su TELECOM ITALIA , in particolare, il mercato continua a credere all'ipotesi che non venga distribuito dividendo, nonostante l'ex monopolista abbia chiarito che una decisione sulla cedola non è stata ancora presa.

"Mi sembra che la decisione (di non dare il dividendo) sia scontata, in linea con quello che hanno fatto molti altri", commenta un dealer.

* Resiste alle generalizzate pressioni ribassiste PARMALAT , fresca di una nuova transazione da 10 milioni con il Credem. "E' vero che l'importo è piccolo ma si chiude una partita e questo fa bene al titolo", spiega una operatrice.

* La lettera prende di mira il settore delle costruzioni e delle infrastrutture - ieri fra i pochi acquistati - deprimendo in particolare titoli come ITALCEMENTI e TENARIS . Ieri, a mercato chiuso, l'agenzia di rating Standard & Poor's ha rivisto a negativo da stabile l'outlook del gruppo cementiero.

* Ripiega, dopo i guadagni della vigilia, anche SAIPEM nel giorno in cui Credit Suisse ha ridotto il prezzo obiettivo sul titolo a 18 da 23 euro. Ieri il gruppo di servizi petroliferi ha comunicato che gli utili sono cresciuti del 35% nel 2008, ma che la raccolta ordini quest'anno probabilmente sarà minore rispetto all'anno scorso.

ENI contiene le perdite mentre SNAM RETE GAS flette di quasi il 3%. "Si puntava sulla cessione di Stogit che però non è stata confermata...", spiega un'operatrice. Il riferimento è alle indiscrezioni stampa circolate ieri e relative alla vendita della società da Eni a Snam che ieri hanno infiammato i due titoli.

* FIAT accusa perdite leggermente inferiori a quelle dei concorrenti del Vecchio Continente (-1,4%). Secondo il quotidiano Handelsblatt, che cita fonti di settore, BMW ha messo fine ai colloqui per un'alleanza con il Lingotto ma entrambe le società hanno smentito.

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