MILANO, 10 settembre (Reuters) - Indici inchiodati al
ribasso a Piazza Affari in una seduta che al momento risente
solo dei timori sui bancari europei, mentre l'assenza di dati
macro Usa non consente alle borse di avere una direzionalità più
precisa.
"E' un mercato piombato, fatto solo di trading. Nè dagli Usa
oggi sono previste notizie eclatanti", osserva un trader.
Alle 12,45 l'indice FTSE Mib <.FTMIB> scende dello 0,59%,
l'AllShare <.FTITLMS> dello 0,54%, mentre il Mid Cap <.FTITMC>
arretra dello 0,43%. A Wall Street i futures sugli indici
indicano un probabile avvio positivo. Volumi pari a 1,7 miliardi
di euro.
INTESA SP cede l'1,12%, UNICREDIT l'1,56%. Giù
anche le popolari. L'indice settoriale europeo cede lo 0,75%.
Ieri alcune fonti hanno detto che Deutsche Bank sta
valutando un aumento di capitale fino a 9 miliardi di euro per
rafforzare i bilanci in vista di Basilea. "Le banche sono
l'unico tema odierno", spiega un broker.
Debole il settore energia, con ENI ed ENEL
cedenti. Bene ATLANTIA con un balzo dell'1,2%
a seguito del successo del lancio del bond per 1,5 miliardi.
Ben raccolta FIAT (+1,25%) all'interno di un
settore Auto europeo sostenuto (+1,76%). Sul Lingotto ci sono
sempre le attese per lo spinoff della parte non auto per il
quale il 16 settembre è in programma l'assemblea straordinaria.
Sugli scudi alcuni titoli minori, come ASR ROMA
(+4,09%) che beneficia dell'attesa della propria cessione a un
nuovo proprietario, mentre strappa GABETTI in asta di
volatilità con un balzo teorico del 15% che beneficia del
ritorno agli acquisti degli immobili in Italia.
MOLMED in rialzo di oltre il 7% dopo che Jefferies
ha avviato la copertura con BUY.