Investing.com - La borse europee restano oggi in verde (Ftse Mib a +1%), in una settimana intensa per quanto riguarda il caos Brexit.
"Il primo ministro britannico, Theresa May, questo fine settimana ha preso contatto con il leader laburista Corbyn, cosa che non era mai accaduta fino ad ora, per raggiungere un accordo più globale di fronte a Brexit. May, per il momento, non è stata in grado di ottenere alcuna concessione dai suoi partner nell'UE, che la rinviano all'accordo firmato tra le parti. Ecco perché May ha bisogno di tempo, almeno fino al 27 febbraio, quando si prevede di votare sul nuovo piano di uscita proposto", commentano da Link Securities.
Questi esperti aggiungono che "per tutta la settimana le diverse alternative saranno discusse nella Camera dei Comuni. Sarà necessario essere attenti alla reazione della sterlina, autentico termometro di questo processo".
Voci discordanti in aumento
A sole sette settimane dalla Brexit, "non solo i politici del Regno Unito sono profondamente divisi dal ritiro del paese dall'Unione Europea, ma anche le grandi banche sono in disaccordo", raccontano da Renta Markets.
"Gli istituti di credito britannici e i loro rivali di Wall Street stanno promuovendo opinioni molto diverse sulla Brexit, un confronto scoppiato la settimana scorsa nel corso di un incontro con funzionari governativi Usa. Mentre le banche statunitensi vogliono che il Regno Unito mantenga i legami più stretti possibili con l'Unione europea dopo la Brexit, le banche e gli assicuratori britannici sono ansiosi di non essere soggetti alle nuove leggi promulgate da Bruxelles", sottolineano questi analisti.
"I rappresentanti del settore finanziario e assicurativo hanno incontrato martedì il Segretario del Tesoro John Glen, che sta lavorando alla strategia di 'global financial partnership' del governo, che mira a rafforzare i legami di Londra con i centri finanziari dopo la Brexit. Il piano dovrebbe essere annunciato dal cancelliere Philip Hammond", conclude Renta Markets.
May parla oggi al Parlamento britannico
In questa guerra di posizioni, oggi è prevista la presenza di Theresa May nel parlamento britannico. Il primo ministro dovrebbe chiedere altre due settimane di tempo per cercare di rinegoziare un accordo fruttuoso, ma gli analisti non sono chiari al riguardo.
Per Renta 4, "il mercato non prevede alcun progresso significativo e continua a non tenere conto di un'estensione dell'intero processo. Il 27 febbraio potrebbe esserci una votazione non vincolante davanti al Parlamento britannico, anche se la votazione finale non si svolgerà prima di marzo”.
"Questo problema peserà sempre più sul comportamento dei mercati finanziari britannici e del resto d'Europa, soprattutto quando la data sopra citata si avvicina e non c'è una soluzione praticabile per ottenere un Brexit ordinato", sottolineano in Link Securities.
"Giovedì verrà presentata una mozione che darà ai deputati al Parlamento europeo un maggiore controllo sul processo della Brexit. Niente di tutto questo è considerato un voto, ma se May non presenta aggiornamenti significativi e/o il Parlamento allontana il processo dal governo, la sterlina dovrà affrontare ulteriori problemi", conclude Kathy Lien, Direttore Generale FX Strategy di BK Asset Management.