MILANO (Reuters) -
Secondario italiano ben intonato intorno a fine seduta, grazie al progressivo sfumare dell'avversione al rischio fotografato dalla tenuta delle borse, Wall Street in testa.
Sembrano lievemente meno i timori sulle ripercussioni delle persistenti tensioni commerciali tra Usa e principali partner, nella guerra sui dazi che coinvolge al primo posto Pechino ma contagia anche la Ue.
Del pomeriggio l'audizione di Mario Draghi alla commissione Affari economici e monetari del parlamanto Ue, in cui il presidente Bce è tornato a evocare la necessità della messa a punto dello schema unico di garanzia sui depositi bancari, tema che da sempre vede Berlino assai riluttante.
Gli addetti ai lavori parlano di prezzi e rendimenti in range stretto e volumi poco significativi, limitandosi a constatare che per quanto riguarda la saga dei dazi, come si suol dire, 'no news is good news'.
Sulla curva dei rendimenti italiana da segnalare un leggero irripidimeno in un mercato di impostazione rialzista.
Partito a 240 punti base da 244 venerdì sera, il differenziale tra tasso italiano e tedesco sul tratto febbraio 2028 termina la seduta a 237 centesimi.
In arrivo a mercato chiuso la comunicazione del ministero dell'Economia relativa all'offerta a medio e lungo termine di giovedì prossimo 12 luglio.
Insieme alle riaperture dei benchmark a tre e 7 anni, l'attesa delle tesorerie è prevalentemente di una duplice proposta sul tratto extralungo, idealmente un 15 e un 20 ma anche un trent'anni, se così probabilmente non più in corso di emissione.
Quanto all'importo, l'ufficio studi UniCredit (MI:CRDI) ipotizza un massimo di 7,25 miliardi di euro.