MILANO (Reuters) - Resta impostato decisamente al rialzo il secondario dei Btp, che accorcia ulteriormente il ritardo sulla carta tedesca beneficiando della debolezza del Bund.
** Il derivato a settembre sul decennale tedesco risente di uno scenario tecnico sfavorevole e prosegue nel movimento di correzione partito venerdì pomeriggio dopo il dato sugli occupati Usa di giugno, da cui emerge la debolezza della dinamica salariale.
** Sulla carta tedesca incombe anche il calendario dell'offerta, che si apre oggi con una duplice asta indicizzata (800 milioni di euro di Bund aprile 2030 e aprile 2046) e prosegue domani con 4 miliardi del nuovo decennale, la cui cedola è stata appena fissata a 0,25% contro lo 0,5% dell'attuale benchmark febbraio 2028.
** Dal lato del primario si è attivata la Spagna sul breve termine, assegnando 4,74 miliardi -- tra 4 e 5 l'offerta -- di titoli del Tesoro a sei e 12 mesi, a tassi in lieve calo sul dodici mesi ma in modesto rialzo sul sei.
** Sempre in tema di offerta, di ieri sera l'annuncio di Via XX Settembre sulla prossima asta a medio e lungo termine: saranno a disposizione del mercato dopodomani tra 4,5 e 6,5 miliardi delle riaperture dei benchmark Btp a tre, 7, 15 e 20 anni. In ampia parte attesa, la decisione del Tesoro è stata quella di riaprire i titoli aprile 2021 e maggio 2025 entrambi per un importo tra 1,5 e 2 miliardi, mentre sul tratto settembre 2033 e settembre 2038 l'offerta è per ciascuno tra 750 milioni e 1,25 miliardi.
** A livello relativo, dunque, l'offerta sul tratto extralungo arriva a 2,5 miliardi su massimi 6,5 dell'insieme, quota più consistente del consueto dopo le recenti indiscrezioni che vedono la Bce prediligere il comparto lungo ed extralungo.
** Gli investitori ragionano naturalmente anche sulla deludente lettura della produzione industriale francese, soltanto in parte compensata dalla tenuta dell'analogo indice italiano.
** Cattive notizie anche dall'indice Zew sulla fiducia degli investitori tedeschi, crollato in luglio ben oltre le attese fino ai minimi degli ultimi sei anni.
** In un clima di fondo che gli addetti ai lavori definiscono ancora 'risk on', a guidare il restringimento degli spread sul Bund è tra i periferici la carta greca, il cui movimento è ricalcato dai titoli italiani poi da quelli spagnoli e portoghesi.