MILANO (Reuters) - Btp in lieve rialzo in un mercato ormai proiettato verso il meeting Bce del 10 marzo, in un clima di crescente preoccupazione per la tenuta della crescita globale.
Stamane i Pmi cinesi hanno offerto un'ulteriore evidenza della contrazione del comparto manifatturiero, cui hanno fatto seguito indicazioni di un netto rallentamento, quasi di fatto uno stallo, dello stesso settore nella zona euro.
** In una mattinata dai volumi "discreti ma non elevati" il tasso decennale italiano è sceso fino all'1,38%, sui minimi dallo scorso aprile, salvo poi riportarsi sopra 1,40%. Il nuovo benchmark giugno 2026 si conferma una manciata di centesimi sopra, oscillando tra 1,43% e 1,45%.
** Secondo un trader milanese "il mercato sta realizzando che la situazione è decisamente peggiore di quanto si credeva, siamo in deflazione piena, quindi si guarda a una risposta di peso della Bce. In teoria dovrebbe beneficiarne soprattutto la periferia, ma la Cina comincia a far davvero paura".
** Complice il segno meno della carta tedesca, lo spread Btp/Bund buca al ribasso i 130 pb, soglia sotto la quale non si trovava dal 18 febbraio.
** "La Bce si impegnerà a portare i tassi ancora di più in negativo: non mi stupirei di vedere un deposit rate a -1% entro fine anno" aggiunge l'operatore. "Credo che anche la Fed si sia ormai più o meno fermata".
** Il presidente della Fed di New York Dudley ha affermato stamane che ci sono rischi al ribasso sull'outlook economico e inflazionistico Usa alimentando le attese quanto meno di un allungamento dei tempi prima del nuovo rialzo dei tassi.
** Consistente questa settimana il fattore offerta nella zona euro. Oggi il Tesoro belga ha lanciato via sindacato un nuovo titolo di Stato trentennale, appesantendo anche il tratto extra lungo italiano.
** Da domani riprende il calendario regolare delle aste, con l'offerta di 4 miliardi di titoli di Stato tedeschi a 5 anni; giovedì sono poi in programma le aste a medio lungo di Francia e Spagna, con un'offerta complessiva fino a 14,25 miliardi.