MILANO (Reuters) - Lo spavento per il mancato accordo di Doha tra i paesi produttori sulla riduzione dell'offerta di greggio non dura molto e Piazza Affari, al pari delle altre borse europee, si avvia a chiudere la mattinata poco mossa, quasi toccando la parità.
"Siamo partiti forse un po' troppo in lettera. Quel tipo di risultato del meeting in fondo era scontato", commenta un trader.
** Alle 12 l'indice FTSE Mib segna -0,09%, l'Allshare -0,03%. Volumi per 822 milioni di euro. Poco mosse anche le tre piazze principali, Londra, Francoforte e Parigi.
** Con i futures sul greggio che cedono comunque oltre 2%, soffrono i titoli del settore energia come ENI (MI:ENI) (-1,62%), mentre SAIPEM (MI:SPMI) (+3,65) rimbalza dopo un avvio in cui perdeva oltre 5,5%. Lo stoxx europeo cede l'1,32%.
** Buona intonazione dei bancari: "Il fondo Atlante sembra inizi ad avere una certa struttura e quindi su questo fronte c'è più tranquillità. L'unica incognita è se la Ue considera l'ingresso di Cdp un aiuto di stato", commenta il trader.
Brilla BANCA CARIGE (+4%), seguita a ruota da BANCO POPOLARE (MI:BAPO) (+2,38%) e MPS (MI:BMPS) (+1,50%). Poco mosse le big INTESA e UNICREDIT (MI:CRDI).
** Ben intonato anche il risparmio gestito con FINECOBANK, BANCA MEDIOLANUM (MI:BMED) e ANIMA HOLDING con rialzi sopra il 2%.
** Fuori dal listino principale brillano alcuni titoli legati ai servizi ambientali e di smaltimento rifiuti come AMBIENTHESIS (+9,75%) e WASTE ITALIA (+14,89%).